Sarà realizzato a Palmi il Giardino della Memoria per le vittime della ‘ndrangheta

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La Regione Calabria, su proposta del Presidente Giuseppe Scopelliti e dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, ha istituito, con delibera di Giunta n. 292 del 28/06/2012 “Il Giardino della Memoria delle vittime della ndrangheta”.

Il luogo, che diverrà simbolo della lotta alla criminalità organizzata, sarà realizzato a Palmi.

Alla delibera regionale hanno fatto seguito la delibera della Giunta Comunale di Palmi n° 155 del 29/11/2012 e la presa d’atto in Consiglio Comunale, avvenuta all’unanimità durante la seduta del 18 dicembre scorso.

In Consiglio Comunale, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Saletta ha esposto nel dettaglio l’iniziativa: “Grazie al Presidente Scopelliti ed all’Assessore Caligiuri, il più possente luogo di riflessione sulla lotta alla ‘ndrangheta sarà realizzato nella nostra Città. Di questo va dato merito anche alla Prof.ssa Carmela Ciappina, Dirigente del polo tecnico-professionale-agrario, che ha dato la disponibilità dell’Istituto da lei diretto. Si tratta di un giardino in cui saranno impiantati circa mille alberi, che avranno un forte valore simbolico nel ricordare le vittime della criminalità organizzata.

La scelta di Palmi – ha spiegato Saletta – è arrivata dopo un iter durato circa cinque mesi e siamo onorati di poter realizzare un sito dedicato, che ha eguali solo a Palermo con il giardino dedicato alle vittime di cosa nostra ed a Bologna con quello in memoria delle vittime del terrorismo. Il Giardino della Memoria, oltre ad avere un valore simbolico, diverrà luogo di riflessione e di incontri culturali, coinvolgendo il mondo scolastico e la comunità territoriale tutta, dando vita, in un prossimo futuro, ad un centro di raccolta dati, utili ad approfondire il fenomeno sotto l’aspetto economico e socio-psicologico. La memoria, da necessaria testimonianza, può divenire l’elemento fondamentale per la diffusione della legalità”.

Ha preso poi la parola il Consigliere delegato alla cultura ed alla difesa della legalità Antonio Papalia: “La storia della Città di Palmi è fatta di uomini, cose e vicende dense di orgoglio e qualità. Certo, anche Palmi ha sentito la pressione del malaffare, ma la volontà di riscatto di un popolo fervido di impegno, unitamente alla presenza di un presidio di Giustizia come il Tribunale ed una Procura della Repubblica attiva nel reprimere il crimine, hanno nel tempo invertito un trend che negli anni ’80 aveva toccato il suo apice più violento. È importante porre l’accento sull’aspetto culturale e sociale del nascituro Giardino della Memoria: oggi abbiamo la necessità di atti concreti per il contrasto alla criminalità organizzata, ma anche di simboli, di simulacri.

La via per la rinascita della nostra terra passa dalla cultura e dalla legalità. La scuola sarà soggetto attivo del progetto perché siamo convinti che l’istruzione, la cultura e la legalità siano tre concetti strettamente connessi l’un l’altro. La memoria che si dischiude dai simboli, è patrimonio degli uomini, ne è monumento in cui sono custoditi valori e idealità per le quali vale la pena vivere e lottare”. Il consigliere Antonino Randazzo ha voluto ringraziare l’Assessore Caligiuri ed il Governatore “per una iniziativa che ci pone all’avanguardia nella lotta alla ‘ndrangheta, lanciando un potente messaggio culturale.

Il ricordo di chi ha rinunciato alla propria vita per contrastare il codice della malavita ci insegna che la lotta alla mafia non può avere colori, essendo un’esigenza trasversale e bipartizan. L’attività della commissione toponomastica del Consiglio palmese ha già dato segnali in questo senso, istituendo cinque vie ed una piazza, tutte intitolate a chi si è immolato contrastando le consorterie mafiose”. Prima del voto è intervenuto il Sindaco Giovanni Barone: “Esistono l’antimafia di professione e l’antimafia delle fiaccolate.

Alla Città di Palmi interessa l’antimafia dei fatti e in questo percorso l’Amministrazione Comunale si sta muovendo con determinazione. L’adesione alla Stazione Unica Appaltante Provinciale per i cosiddetti appalti sopra-soglia, l’avviamento dell’iter per restituire alla Polizia di Stato un Commissariato degno di questo nome e, oggi, l’Istituzione del Giardino della Memoria sono tre segnali importanti.

L’azione che stiamo ponendo in essere è quella volta a garantire una assoluta trasparenza amministrativa, mediante l’attivazione di tutti i sistemi necessari a tenere i fenomeni delinquenziali lontani dalla vita dell’Ente, secondo le più sane tradizioni della nostra comunità. Il Giardino della memoria sarà luogo di meditazione soprattutto per i più giovani: sarà l’occasione per riflettere su un passato che vogliamo sia tale, che è ancora in parte presente e che crediamo non debba essere il loro futuro”. Dopo la chiusura dei lavori del Consiglio, ha preso la parola l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri: “Il Giardino della Memoria – ha detto – è un segnale di alto valore morale e civile , per ricordare chi è morto senza piegarsi alla criminalità. Il giardino è un simbolo di vita per mantenere viva la memoria di tutti quelli che – forze dell’ordine, magistrati, amministratori pubblici, cittadini comuni, uomini e donne – non si sono piegati alle violenze e ai codici della malapianta.

Questa iniziativa si inserisce all’interno delle iniziative promosse dalla Regione Calabria tendenti a contrastare la criminalità anche attraverso messaggi culturali”. Caligiuri ha quindi ricordato le attività della Commissione Regionale Antindrangheta presieduta da Salvatore Magarò, l’aumento del tempo scuola nei comuni ad alta densità criminale avviato su un’intuizione del giudice Nicola Gratteri, l’istituzione della sezione antindrangheta all’interno della Biblioteca del Consiglio Regionale della Calabria, gli investimenti nei beni culturali posti in aree inquinate dalla criminalità e poi le iniziative musicali, nella lettura e nell’educazione all’archeologia, nelle aree particolarmente a rischio.

“Il voto all’unanimità espresso da questo Consiglio – ha proseguito Caligiuri – mi rende felice: non è banale o scontato. Difficilmente, quando si parla di contrasto alla ‘ndrangheta, si riesce a votare univocamente un documento comune. Per troppo tempo la cultura, le istituzioni, il popolo, sono arrivati in ritardo. Ora più che mai, c’è bisogno di iniziative forti per squarciare la nebbia: dobbiamo aumentare la capacità di indignazione e di pensiero critico. In questo, la politica deve svolgere il suo ruolo, altrimenti si crea un vuoto, che viene occupato da altri: dalla cattiva economia e dalla criminalità organizzata.

Stiamo vivendo momenti difficili, ma ne abbiamo superati di peggiori: oggi la nostra arma si chiama cultura e grazie a ciò faremo della Calabria la terra della bellezza”. A margine dell’iniziativa, ha voluto esprimere la propria soddisfazione anche l’Assessore Provinciale Giovanni Arruzzolo: “Da Amministratore di tutto il territorio provinciale, non posso che ritenermi orgoglioso della scelta effettuata dal Governatore Scopelliti e dall’Assessore Caligiuri unitamente al Sindaco di Palmi Giovanni Barone e all’Assessore Giuseppe Saletta.

La realizzazione del Giardino della memoria nel cuore del territorio pianigiano è ancora più importante se si considera che lo stesso sarà situato sul terreno di un Istituto scolastico provinciale. Questo luogo diventerà punto di riferimento non solo per la Provincia e per la Regione, ma per l’intero Mezzogiorno e per tutta la nazione”.

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Author: Cristina

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