San Lorenzo (RC), la minoranza propone mozione di sfiducia al Sindaco

san lorenzo

Questo post é stato letto 34010 volte!

san lorenzo
san lorenzo

I sottoscritti firmatari della presente mozione: Palmino Mangiola, Giuditta Manglaviti, Bernardo Russo, Giuseppe Andrea Nucera, Antonino Mangiola, Consiglieri di Minoranza del Comune di San Lorenzo (RC), propongono mozione di sfiducia al Sig. Sindaco, dott. Pasquale Sapone, per i motivi di seguito indicati.

 

Premesso che

 

–          Durante il Consiglio Comunale del 26.05.2012 veniva ufficializzata la formazione di un gruppo misto denominato “Democrazia e Proposta”nel quale confluivano tre consiglieri di maggioranza precisamente: Giuseppe Floccari, Sandro Polimeni e Caterina Meduri.

–          In data 20.07.2012 veniva registrato l’accesso della Commissione d’accesso agli atti inviata dalla Prefettura di Reggio Calabria;

–          In data 23.07.2012 rassegnava le dimissioni dalla Giunta Comunale l’Assessore al Bilancio Domenico Pannuti;

In particolare:

L’operato del Sindaco, in questi due anni di amministrazione, si è caratterizzato per le gravi inadempienze ai più elementari dettami di correttezza e buona gestione politico-amministrativa. Lo stato di abbandono e degrado in cui versa il nostro Comune è sicuramente un dato di fatto incontrovertibile. Inoltre,  i ripetuti momenti qualificanti la dialettica politico-amministrativa hanno visto montare via via un generale malessere tra i consiglieri, a causa della costante mancanza di interlocuzione con un Sindaco determinato al “cesarismo” che ha usato spesso toni aspri e conflittuali (anche rispetto alle deleghe attribuite agli Assessori Comunali) e per nulla consapevole del proprio ruolo istituzionale, sia con la cittadinanza che con il Consiglio, al punto che, in più occasioni, nonostante le pressanti richieste fatte in Consiglio da alcuni Consiglieri anche in qualità di capigruppo (e quindi fatte a nome di forze politiche) per una gestione equilibrata dei lavori del Consiglio stesso, ha sprezzatamente ignorato tali richieste, mortificando il ruolo del Consiglio stesso, con la totale indifferenza anche nei confronti di chi con sacrifici lo aveva sostenuto ed appoggiato credendo in un progetto di rinascita politico-amministrativa. Balza sicuramente agli occhi di tutti che l’attività politico amministrativa è pesantemente ingessata, che gli Uffici Comunali non riescono ormai a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini, anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione, a causa di una continua ingerenza degli organi politici nell’attività di gestione e di un clima aspro e conflittuale. L’ingerenza della politica nei ruoli di gestione si rileva dalle pratiche amministrative attuate da questa Amministrazione e nella resa dei servizi alla nostra comunità, dalle pratiche autorizzative, alle manutenzioni, dalla mobilità alla gestione dell’ambiente e delle aree urbane, al controllo del territorio, alle concessioni in materia edilizia. Si tratta di un sistema chiuso, dove si rallentano inspiegabilmente le pratiche e/o addirittura non vengono evase e dove vi sono una serie di attori, per la parte politica, che si propongono come solutori alternativi ed efficaci delle problematiche e degli affanni quotidiani. L’attività amministrativa, conseguentemente posta in essere, è figlia di una sotto-cultura politica, espressione di interessi e finalità essenzialmente elettoralistica. La situazione in cui versa il Comune di San Lorenzo  è tragica, e non si parla solo di Casse Comunali, in 2 anni di amministrazione non si è riusciti a far fronte neanche a problemi primari come la carenza idrica, la fognatura, la mancanza di luce, la manutenzione e quant’altro. Per la prima volta nella storia del Comune sono stati occupati prima la SS 106 e poi il Ponte di San Nicola da gente esasperata che chiedeva solo beni primari quali l’acqua e reclamava i suoi diritti invano senza essere ascoltata ma presa in giro perché alle parole devono sempre seguire i fatti.

–          La scarsa organizzazione degli uffici ha rallentato notevolmente lo svolgimento di qualsiasi pratica burocratica sia amministrativa che edilizia. Gli uffici, inoltre, necessitano di un rinnovamento anche facendo largo a giovani liberi professionisti e non, laureati e diplomati, di una riorganizzazione per rendere un servizio adeguato agli utenti in termini di efficienza e devono essere riunificati nella sede- madre: il municipio di San Lorenzo! . Un ufficio importante quale l’Anagrafe-Elettorale non può svolgere efficientemente il proprio lavoro se il dipendente, tra l’altro L.S.U., non ha titolo per apporre la firma. Non si può fare affidamento su dipendenti in pensione per gestire più uffici municipali e far andare avanti “la baracca”! Si potrebbe discutere giuridicamente anche di profili di legittimità in merito ma è inutile fare sterili polemiche visto che il momento è critico! Ancora non definite risultano le innumerevoli pratiche di condono relative all’abusivismo edilizio. Tutto questo testimonia “ la paralisi” dell’attività degli uffici amministrativi!

–          La cattiva gestione amministrativa in svariati settori ha portato ad un aumento del contenzioso nei confronti dell’Ente con incremento delle spese per lo stesso. Non c’è traccia in ordine alla sburocratizzazione delle procedure comunali finalizzate al rilascio di concessioni e/o certificati, armonizzazione ruoli e competenze dei vari uffici, interventi di formazione ed aggiornamento professionale dei dipendenti, potenziamento dei servizi telematici. Nel nostro Comune, in particolare, è ancora del tutto assente l’informatizzazione a servizio dei vari utenti, la cosiddetta “digitalizzazione” .

–          Da ultimo, ma non per importanza, intendiamo ribadirglielo, Lei Sindaco, per nulla consapevole del proprio ruolo istituzionale, sia nei confronti della cittadinanza che del Consiglio, ha sempre avuto un comportamento non confacente al suo ruolo. Imbarazzante è la sua totale assenza sia in senso fisico che morale nel territorio comunale, la sua indifferenza ai problemi che affliggono l’intero Comune quali la carenza idrica, le acque reflue che scorrono a cielo aperto mettendo in pericolo la salute dell’intera comunità, la presenza in svariati luoghi di materiale di amianto frammentato mai rimosso seppur dietro segnalazione, la manutenzione delle strade, la mancanza di elettricità che ha lasciato frazioni senza telefono per più di un mese nell’attesa dell’”autorizzazione comunale”, i cimiteri sporchi pieni di fiori secchi per settimane non raccolti o con letame di greggi e tutti “ben custoditi” nel rispetto dei nostri cari defunti, i depuratori esistenti ma non sempre funzionanti che vanno ad inquinare anche il nostro amato mare sempre a danno della popolazione residente e non. Contrariamente, la sua attività politico-amministrativa quotidiana, avrebbe dovuto attenersi a comportamenti esemplari che, scevri da ogni formalismo esteriore ed inutile avrebbero dovuto condurre l’azione amministrativa verso il graduale convincimento della serietà e concretezza delle iniziative avviate. Lei non ha garantito la libera espressione del pensiero all’interno del supremo organo democratico rappresentante la collettività. Lealtà, correttezza ed alto profilo istituzionale sono doti non derogabili per chi assurge alla guida di una comunità. Il Sindaco di un Comune è sindaco di tutta la gente e non di singole frazioni! Dal momento che Lei non ha più i numeri per amministrare in quanto non gode più della maggioranza in consiglio, riteniamo prioritario riportare serenità nell’ambiente, e soprattutto ristabilire i giusti ruoli che competono alla politica, alle maggioranze elette ed alle minoranze nonchè agli organi di gestione amministrativa. Da quanto esposto deriva il totale scollamento tra l’istituzione municipale ed i cittadini sempre più lontani dal ritenere di essere rappresentati da chi ha, invece, operato con logiche di gestione amministrativa tipiche di una fase di oscurantismo. I cittadini del Comune di San Lorenzo non meritano di essere trattati, da chi li dovrebbe rappresentare, come sudditi o animali ma da cittadini, con il più totale disprezzo degli orientamenti del Consiglio Comunale e delle esigenze della comunità creando un clima politico di conflittualità, dubbi e incertezze, che si caratterizza per l’assoluta assenza di dialettica civile pacata e democratica. Un Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza ad un così grave degrado senza farsi complice di un’inerzia inaccettabile delle Istituzioni a danno della comunità e dei cittadini che hanno riposto quelle naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale, economica e sociale, e in questa amministrazione, nonostante i gravi problemi finanziari di dominio pubblico, non si è vista neanche ombra.

–          Si rileva in ultimo da parte del Sindaco il totale  spregio della democrazia in quanto non avendo più la maggioranza venuta fuori dalle urne si ostina a rimanere nella propria carica per mero esercizio del potere. La situazione è ormai insanabile soprattutto dal lato morale, e prova ne è l’arrivo della commissione di accesso agli atti, prima volta nella storia del nostro Comune.

–          Per quanto sopraddetto i sottoscritti Consiglieri Comunali:

CHIEDONO

Alla S.V. la convocazione, entro i termini previsti dalla legislazione vigente, del Consiglio Comunale al fine di mettere in discussione e deliberare la superiore mozione di sfiducia.

San Lorenzo, 15.09.2012

I Consiglieri firmatari della mozione, con le motivazioni sopradescritte, sono:

Mangiola Palmino

Manglaviti Giuditta

Russo Bernardo

Nucera Giuseppe Andrea

Mangiola Antonino

Questo post é stato letto 34010 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *