Reggio Calabria, il PdCI sulle frasi scritte su facebook dall’assessore Tuccio

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Siamo letteralmente nauseati e schifati per quanto ha pubblicamente scritto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Reggio Calabria, nonché Coordinatore cittadino del PDL, Luigi Tuccio, ex Msi, ex An e personaggio da sempre in strettissima simbiosi con il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti.

Infatti, con i nostri occhi, abbiamo letto un vergognoso e squallido commento (che alleghiamo per pronta consultazione degli organi di informazione) pubblicato, sul proprio profilo Facebook, dall’assessore Tuccio, il quale, testualmente, scrive: “…Abbiamo pagato Benigni per fargli fare l’ennesima filippica contro Berlusconi e la lode della merda! COMUNISTA EBREO miliardario e senza contenuti!”.

Ancora, non contento, il Tuccio, incalzato da un legittimo commento interrogativo sull’opportunità di quelle frasi, continua imperterrito e, come un toro inferocito, scrive: “…non ho difficoltà a definire EBREO chi è miliardario ed ostenta umiltà e parsimonia….” e, in pieno delirio, aggiunge testualmente ”…Il fatto che io non provi simpatia verso il popolo ebreo, non credo sia un’offesa…”.

A parte l’evidente errore grammaticale, queste frasi e il loro contenuto sono tipiche di coloro i quali sono completamente intrisi di vero, profondo e assoluto odio razziale e intolleranza ideologica. Si tratta di comportamenti e atteggiamenti di chiaro stampo anti-semita e anti-comunista, frutto di una concezione nazista e fascista della società che non tollera nessuna diversità rispetto alla propria ottusità.

Lo abbiamo sempre detto e oggi lo ripetiamo, fra l’altro, con prove inconfutabili. Si definiscono del PDL, ma gratta, gratta e, al di là di finte abiure, escono fuori i fascisti che sono sempre stati. Anche in questa squallida circostanza emerge con “limpida coerenza” una chiara appartenenza ai contenuti e ai principi del nazi-fascismo, ideologia che ha fatto dell’odio razziale, del pregiudizio e dell’intolleranza nei confronti del popolo ebraico il proprio credo quotidiano.

Idee folli che sfociano rapidamente nelle teorie negazioniste propugnate da nazisti e fascisti che, vergognosamente, non riconoscono l’Olocausto e le tragiche persecuzioni razziali.

Del resto, l’assessore Tuccio utilizza, indegnamente, le parole COMUNISTA E EBREO come termini per offendere e dileggiare qualsiasi essere umano che non gode del suo favore.

Tutto ciò è sinonimo, palese e inequivocabile, di totale mancanza della  benché minima tolleranza e del rispetto nei confronti del prossimo, comunista o ebreo o nero o zingaro che possa essere. Per quanto ci riguarda siamo orgogliosamente comunisti e, altrettanto orgogliosamente, ci sentiamo ebrei, neri, zingari, e non ci faremo intimidire dalle parole di un Tuccio qualsiasi.

E’, comunque, del tutto evidente che le gravissime parole dell’assessore Tuccio rappresentano uno sfregio, non solo alla comunità ebraica italiana e internazionale, ma a tutta la città di Reggio Calabria e all’attonita popolazione reggina, che, sempre, nella loro storia hanno evidenziato aspetti di enorme solidarietà, di profonda tolleranza e di pieno rispetto nei confronti del prossimo.

Pertanto, l’assessore Tuccio, a seguito di questa gravissima sortita, non può assolutamente continuare ad espletare l’incarico di assessore della città di Reggio Calabria: si deve dimettere immediatamente.

Si tratta di un gesto doveroso e indispensabile per il rispetto delle Istituzioni repubblicane, nate dalla Resistenza contro il nazi-fascismo, che si riconoscono nei principi della splendida Costituzione del nostro Paese. Principi, così pesantemente, oltraggiati dalle parole di Tuccio.

Ci auguriamo, inoltre, che il sindaco Arena prenda pubblicamente le distanze dalle idee e dalle parole di Tuccio e, senza aspettare le dimissioni, sarebbe auspicabile l’immediata revoca di assessore comunale dello stesso.

Per quanto concerne il PDL calabrese, chissà perché…, non ci aspettiamo, ovviamente, nessuna presa di distanza dal comportamento del coordinatore cittadino.

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Author: Cristina

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