Operazione Bate, sette arresti a Platì. I particolari

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10 arresti eseguiti a Roma, 7 a Platì e 3 in Puglia nel corso dell’Operazione Bate

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, nel corso della notte, in varie province italiane, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 20 persone, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, transnazionale, finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Le indagini

La misura cautelare è stata emessa a conclusione dell’indagine convenzionalmente denominata “Bate”, sviluppata dai Carabinieri di via in Selci dal dicembre 2011 all’agosto 2013, su due soggetti residenti in provincia di Roma, Pescetelli Enzo e D’Alessandro Orlando, titolari di una ditta di lavorazione di pietra per uso edilizio, denominata “l’Era della Pietra”, con sede ad Albano Laziale e Lanuvio (RM).

I due soggetti risultavano attivi nell’importazione dal Sudamerica di carichi di cocaina occultati all’interno dei container utilizzati per lo stoccaggio e per il trasporto in Italia, a bordo di navi cargo, di pietra reperita in Nicaragua e utilizzata presso i cantieri della menzionata ditta.

La droga, occultata nei container introdotti in Italia, veniva portata nel cantiere di PESCETELLI a Lanuvio, ove veniva estratta dalle pietre in cui era stata precedentemente occultata in Nicaragua e veniva quindi consegnata alle organizzazioni criminali committenti che ne curavano il trasporto e lo smercio in altre località italiane.

Nel corso dell’indagine è stato accertato che il gruppo di Pescetelli, che comunque distribuiva in proprio quantitativi di narcotico nella zona dei castelli, forniva il proprio servizio di importazione di cocaina a due gruppi criminali, uno riferibile a Fasciano Giovanni e Leonardo e Di Simine Gioacchino, operanti in Puglia nella zona di Andria e Ruvo di Puglia (BAT) e uno operante nella locride e, in particolare, a Platì (RC), riferibile ad Agresta Paolo e Domenico e composto da soggetti collegati da vincolo di parentela con elementi apicali della ‘ndrina “Barbaro Castanu” di Platì.

Tra le importazioni contestate agli indagati figurano 58 kg di cocaina, sequestrati nel porto di Gioia Tauro nell’agosto 2012, nonché numerose importazioni risultanti dalle intercettazioni ambientali riferibili al periodo 2010/2013.

La misura cautelare colpisce anche un gruppo di 6 cittadini romeni, alcuni dei quali dipendenti di Pescetelli.

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