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Scuola senza futuro o…futuro senza scuole? Questo è l’interrogativo sempre più frequente di genitori ed alunni dell’ormai ex Istituto scolastico comprensivo “Condofuri”, decaduto per effetto del famigerato ed implacabile ridimensionamento scolastico, per essere accorpato e diventarne parte integrante del nuovo Istituto comprensivo “Bova Marina – Condofuri- Palizzi”, un’assurda realtà scolastica comprendente tutti i gradi delle scuole dell’obbligo dei tre comuni della fascia ionica reggina, in ossequio ad un altrettanto assurda logica numerale.
Duro è stato il colpo subito dalla scuola condofurese che senza possibilità di difesa è stata vittima di altrui decisioni assunte a tavolino che con la soppressione della Dirigenza scolastica e dell’apparato burocratico annesso ne hanno determinato una umiliante perdita di identità a favore della vicina Bova Marina che qualche anno prima aveva già fagocitato anche Palizzi: scelta imposta dalla geografia, intesa non come materia di studio, affermano gli addetti ai lavori, scarso impegno, negligenza o più semplicemente incapacità di chi avrebbe dovuto difendere a tutti i costi la propria scuola, affermano altri e comunque e sempre qualche stesso addetto ai lavori.
Ma la sottrazione dell’autonomia è stata solo l’inizio della fine, intanto perché, nonostante i buoni propositi e le linee programmatiche illustrate pubblicamente dal Dirigente scolastico del nuovo Istituto comprensivo, dott. Pietro Natoli, nel corso di un incontro con i genitori della popolazione scolastica svoltosi presso il centro giovanile Rempicci ad inizio dell’anno scolastico, le scuole di Condofuri sono diventate territorio di saccheggio con continua sottrazione di banchi, cattedre, fotocopiatori e quant’altro costituisca arredo scolastico, acquistato a suo tempo dal Comune di Condofuri e che oggi, al bisogno, vengono asportate a beneficio delle scuole bovesi.
Ad affermarlo sono Maria Pontari, Susanna Larnè, Roberta Parisi e Vincenzo Pizzi rispettivamente presidente e componenti dell’altrettanto decaduto Consiglio d’Istituto della scuola di Condofuri, i quali con la stessa determinazione di sempre a discredito di chi mette in dubbio lo scarso impegno dei condofuresi quale causa della perdita di autonomia, si sono rimessi in discussione candidandosi alle recenti consultazioni per l’elezione del presidente e dei componenti del nuovo Consiglio d’Istituto riscuotendo un considerevole consenso con preferenze di gran lunga superiori a quelli conseguiti dai genitori degli alunni frequentanti i plessi bovesi: nonostante questi risultati – precisa Maria Pontari – probabilmente a causa di accordi a noi sconosciuti, non ci è stato riconosciuto alcun ruolo in seno al nuovo Consiglio d’Istituto, cosicchè Condofuri è stato privato anche di una rappresentanza significativa presso il rilevante organo collegiale, con esclusione e dalle cariche apicali che dalle cariche esecutive: presidente infatti è stato eletto uno dei candidati dalla scuola di Bova Marina, dove tra l’altro è stata segnalata un’anomalia in ordine alle procedure di voto poiché ad ogni votante è stato consentito di esprimere la propria preferenza più volte ed in correlazione al numero di figli frequentanti le scuole, in palese contraddizione al relativo regolamento.
Nostro malgrado – proseguono gli sconfitti genitori condofuresi – siamo stati messi all’angolo con remote possibilità decisionali e propositive, soprattutto in un ambito che noi riteniamo di fondamentale rilevanza come quello della scuola, a favore di circostanze che per noi hanno molte similitudini con una lobby, anche se le procedure sono state effettuate secondo regolamento.
Preoccupazione esprime infine anche il presidente del Comitato civico “Pro Condofuri”, Salvatore Tuscano, il quale ribadisce la necessità di impedire che la scuola di Condofuri, nonostante i numeri rilevanti, diventi la Cenerentola del nuovo Istituto Comprensivo costretta a sottostare alle decisioni ed alle logiche della dirigenza bovese, esternando al contempo l’intenzione di mettere in atto qualsiasi forma di protesta atta a scongiurare il verificarsi di una ulteriore depauperazione delle scuole condofuresi.
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