CISL scrive al Direttore Generale Asp

cisl fp reggio calabria

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Con nota prot. N. 12884 del 27.09.2011 a firma del Direttore GRU, sono state emanate delle disposizioni, a valere quale circolare aziendale, sulla certificazione medica attestante la malattia dei lavoratori dell’ASP.

La stessa nota pur riguardando ed interessando la totalità dei lavoratori, come al solito, non è stata inviata, nemmeno per conoscenza, alle Rappresentanze dei Lavoratori, nel pieno rispetto di uso e mal-costume aziendale.

In ogni caso nel merito della circolare emanata dobbiamo specificare quanto segue.

La circolare è in contrasto con quanto disposto dal D.Lgs. 150/2009 oltre che dalla circolare n. 4 del 18.03.2011, emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e firmata dal Ministro per l’innovazione p.a. e dal Ministro del Lavoro. Il 13 settembre 2011 è entrata a regime, dopo una lunga fase di sperimentazione durata oltre un anno, la nuova procedura per la trasmissione telematica della certificazione di malattia dei lavoratori. Il solo obbligo del lavoratore è quello di  segnalare tempestivamente al datore di lavoro la propria assenza dal servizio e l’indirizzo di reperibilità qualora diversa dalla residenza o domicilio abituale, mentre, per il solo datore di lavoro privato, la possibilità di richiedere al lavoratore il numero di protocollo identificativo del certificato.

E’ evidente che l’innovazione introdotta dalla cosiddetta legge Brunetta esonera i lavoratori dalla trasmissione del certificato di malattia.

In conclusione l’Azienda al pari di tutti gli altri Enti pubblici aveva tutto il tempo necessario per adempiere alle disposizioni di legge  ed adeguarsi alle prescrizioni del D.lgs. 150 che è bene rammentare è del 27 ottobre 2009, mentre la circolare della Presidenza del C.M. è del 18.03.2011.

Con la presente, nello stigmatizzare il comportamento che esclude finanche dall’informazione le Rappresentanze dei Lavoratori, si chiede l’immediata revoca della nota prot. N. 12884 del 27.09.2011, ritenendo che non devono essere i lavoratori a pagare le inadempienze ed i ritardi della Azienda, o meglio dei suoi dirigenti.

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Author: Cristina

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