Bagaladi (RC), al via il “Progetto Donna”

Caterina Rossi

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Caterina Rossi
Caterina Rossi

L’Associazione Avalon Onlus ha sede a Bagaladi e la sua azione  riguarda principalmente questo Comune, ma il contesto che prende a riferimento per la sua attività è sicuramente più vasto e si estende ai comuni  limitrofi  perché accomunati da problematiche similari. L’attività  prevalente dei  Comuni presi in esame è quella agricola, essi si caratterizzano come  tanti altri agglomerati del Sud italiano sempre più assillati dai  problemi della disoccupazione, dove i giovani si interessano sempre di meno alla cultura.

Il tessuto sociale, e in particolare le fasce della popolazione giovanile, attraversano una delicata fase di trasformazione. Anche il nostro sistema sociale ormai privilegia  i rapporti di potere, in particolare quello economico, a discapito dei rapporti culturali, sociali, e affettivi. Infatti, da analisi effettuate negli ultimi anni si è rilevato che anche il nostro territorio costituisce un fertile terreno per l’insorgere di varie forme di microcriminalità e di prepotenza che sono un affronto ai diritti individuali e collettivi.

Le donne, troppo spesso escluse dai campi formativi più interessanti, ancora schiave della cultura riservista del sud, vedono inibita la loro voglia di dare e fare a discapito di una società che, invece, ne avrebbe bisogno;fanno enormi sacrifici per andare a scuola e prevalentemente scelgono facoltà umanistiche.

Una piccola percentuale raggiunge la laurea, la stragrande maggioranza si ferma al diploma per diversi problemi, non ultimi quelli economici.

L’Associazione Avalon Onlus per adattarsi alla società in evoluzione ed  interpretare i mutamenti, senza, peraltro, perdere l’identità caratterizzante, rielabora continuamente finalità formative capaci di far fluidificare e comporre costruttivamente identità e perplessità, esitazione e azione, individualità e comunità, integrazione e interculturalità.

La nostra Associazione per rispondere appunto a queste esigenze si occupa di diversi settori come dettato dallo Statuto, il quale indica,come finalita’ dell’associazione,  tra l’altro la capacità di interpretare questa realtà, attraverso il rispetto delle pari opportunità.

Già da qualche anno si è iniziato un percorso sulle pari opportunità grazie al Progetto Donna – Presidenza della Regione Calabria che sta continuando e vuole realizzare uno studio approfondito su tutte le attività delle donne facendo un confronto con il passato.

Non si vuole però dimenticare che le trasformazioni intercorse con lo sviluppo delle tecnologie telematiche stanno ponendo con sempre maggior forza l’esigenza di una formazione continua per rispondere alle mutevoli richieste del mercato del lavoro e delle professioni. Parallelamente l’enorme accesso alle informazioni modifica, in modo sostanziale, il rapporto con la conoscenza e il modo in cui quest’ultima viene formandosi. In primo piano balzano le caratteristiche del sapere come processo reticolare, attivo, legato al contesto concreto, e ispirato a nuove forme di collaborazione e negoziazione sociale.

Orientarsi in un’epoca di continue trasformazioni risulta  arduo e difficile. Viviamo in una fase che segna il passaggio dall’industrializzazione all’era elettronica. L’accesso illimitato alle informazioni ed il “bombardamento” continuo di esse, grazie alle tecnologie d’avanguardia e ai mass-media, causano, sovente, vere e proprie patologie da overdose di dati. Anche il modo di relazionarsi con gli altri cambia radicalmente aspetto, in virtù degli “utensili tecnologici” che sfruttano diverse tipologie di comunicazione e di interazione. Non solo, dunque, l’accesso ai saperi si modifica sensibilmente ma anche le dinamiche affettivo-emotive vengono rimodellate e condizionate dalle nuove potenzialità degli strumenti informatici e dai nuovi ambienti virtuali in cui tali scambi si svolgono, creando, a volte, un forte senso di disagio fra i fruitori di essi.

Da qui l’esigenza di arricchire ulteriormente l’offerta formativa teorica, attraverso esperienze  di approfondimento ed esperienze lavorative, per realizzare operativamente quanto appreso a livello teorico e nel contempo avere la possibilità di ideare, progettare e realizzare.

Si pensa, quindi, di  realizzare dei percorsi formativi per fornire le conoscenze necessarie alla realizzazione di un’attività autonoma, con informazioni in ambito legislativo, economico-commerciale e sotto il profilo psicologico, in collegamento con il mercato del lavoro locale. L’intervento si prefigge di stimolare  le donne ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità e competenze professionali, per poter avviare un progetto di impresa fattibile.

Non si vuole però dimenticare che le trasformazioni intercorse con lo sviluppo delle tecnologie telematiche stanno ponendo con sempre maggior forza l’esigenza di una formazione continua per rispondere alle mutevoli richieste del mercato del lavoro e delle professioni. Parallelamente l’enorme accesso alle informazioni modifica, in modo sostanziale, il rapporto con la conoscenza e il modo in cui quest’ultima viene formandosi. In primo piano balzano le caratteristiche del sapere come processo reticolare, attivo, legato al contesto concreto, e ispirato a nuove forme di collaborazione e negoziazione sociale.

Con la presente idea  si  vuole potenziare la conoscenza del mondo imprenditoriale attraverso l`utilizzo dei mezzi multimediali e sostenere nuove imprese femminili soprattutto nel settore dei servizi di cura per l’infanzia, al fine  di stimolare l’autoimprenditorialità  e di dare risposta alle mutate esigenze delle donne che chiedono sempre più servizi e strutture che permettano loro di riuscire a conciliare famiglia e professione.

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Author: Cristina

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