AMA Calabria replica al Fatto Quotidiano

Pollice Francescantonio, direttore artistico Ama Calabria

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Pollice Francescantonio, direttore artistico Ama Calabria
Pollice Francescantonio, direttore artistico Ama Calabria

Egregi Direttori,

la lettura dell’ articolo “Tano Grasso lascia la giunta di Lamezia 
“Silurato” a distanza da Corrado Augias” pubblicato sul Fatto Quotidiano del 18 novembre 2011 mi obbliga, nella qualità di direttore artistico A.M.A. Calabria (Associazione riconosciuta della personalità giuridica e in possesso della certificazione di qualità ISO 9001: 2008 per gestione e realizzazione di attività culturali) ad alcune doverose precisazioni, ferma restando la stima personale per Tano Grasso, per la sua storia e quella delle associazioni antiracket.

L’assessore riferisce che la sua colpa consisterebbe nell’aver ridotto da 160 mila a 100 mila euro il finanziamento ad una iniziativa di musica classica. Le cose non stanno così come è possibile facilmente verificare consultando le deliberazioni pubblicate on line sul sito del Comune di Lamezia Terme. Intanto tutti i sostegni comunali assegnati, nel corso degli anni all’ associazione, sono contributi e non finanziamenti perché a tutte le iniziative poste in essere hanno concorso e concorrono più enti (Stato, Regione, Provincia) cui si aggiungono rilevanti quote provenienti dagli stessi fruitori.

AMA Calabria realizza, grazie ad una convenzione siglata con la Commissione Straordinaria e rinnovata per due volte dalla Giunta Speranza, una joint-venture con il Comune di Lamezia Terme per il funzionamento dell’Istituto Musicale S. Guzzi per il quale viene erogato un contributo annuale di 100 mila euro. La convenzione scade nel 2013 e, quindi, quelle somme sono assegnate in virtù della convenzione e non per munifica decisione dell’assessore.

Tano Grasso è intervenuto nelle altre due attività promosse ed ininterrottamente sostenute dal comune di Lamezia Terme per oltre 30 anni: la stagione concertistica ed i concorsi nazionali ed internazionali di musica che, nonostante costituiscano un punto di riferimento del settore nel mezzogiorno d’Italia, sono state per Sua scelta improvvisamente e immotivatamente azzerati.

Sono rimasto molto rammaricato come l’Assessore nel corso di questi 18 mesi di presenza a Lamezia, per la verità assai saltuaria, non abbia mai trovato il tempo per frequentare un concerto, visitare l’istituto musicale o ascoltare i giovani talenti presenti ai concorsi di musica. Se lo avesse fatto avrebbe evitato di dichiarare che alle iniziative di musica classica partecipavano venti persone in tutto e per giunta ricche. I dati SIAE a disposizione (l’attività concertistica AMA Calabria nel 2010 si è concretizzata in 43 appuntamenti con 12938 presenze paganti) ed il repertorio fotografico e/o televisivo delle manifestazioni a disposizione di chiunque lo richieda, lo smentiscono clamorosamente.

E’ triste, poi, costatare come ancora faccia presa la visione demagogica di una musica classica come “cosa per ricchi”. Tano Grasso dimentica, anche se in tutti gli incontri gli è stato sempre ricordato, che i concerti di musica classica a Lamezia Terme sono frequentati da molti giovani che, grazie alle numerose convenzioni stipulate con scuole di ogni ordine e grado del territorio, possono ascoltare musica di qualità accedendo ai concerti pagando un biglietto simbolico di 1 Euro.

E’ vero la musica colta è per giovani, anziani, espressioni delle professioni e dei mestieri “cosa per ricchi” ma ricchi non di censo ma di spirito, emozioni e stimoli culturali. Il contrasto alla mafia passa anche attraverso una società capace di riconoscere il valore della cultura. Mi piace, così, ricordare alcune parole dell’Arcivescovo Giancarlo Bregantini:” Descrivere, come fanno molti recenti film e libri, la negatività della mafia, i rituali perversi, i giochi di potere, la violenza e la spietatezza, è solo il punto di partenza per fronteggiarla. Occorre fare un passo ulteriore: dobbiamo credere che se il bene avanza la mafia arretra, dobbiamo vivere i valori del bello…”

Non riesco a comprendere cosa spinga una personalità come Grasso, simbolo della lotta all’illegalità a mistificare la realtà; mi auguro che quanti potranno leggere queste mie considerazioni nell’adeguato spazio che, sono certo, le SS.LL. individueranno come diritto di replica, sapranno trovarne le ragioni.

Nel ringraziare per l’attenzione, ed a disposizione per ogni eventuale chiarimento anche documentale che ritenessero necessario, invio cordiali saluti.

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Author: Cristina

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