Cirò Marina (KR), Siciliani: “Nell’agricoltura il futuro del cirotano”

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I giovani si riapproprino dell’agricoltura. Il futuro sostenibile della Calabria, e del cirotano in modo particolare, è nella terra e nei suoi prodotti. Superare eventuali errori del passato. Fare tesoro, dei lati positivi e negativi, dell’esperienza ormai consolidata in materia di cantine, avviate con partecipazioni comunali, alla luce delle nuove esigenze del mercato e del mercato del vino in particolare. Serve un confronto costruttivo tra i comuni coinvolti per evitare di reiterare fallimenti del passato puntando invece sulle nuove generazioni e sulla necessaria formazione manageriale. È questa la risposta vincente che noi possiamo dare in termini di federalismo fiscale. Il terroir del cirotano ha tutte le carte in regola per competere in Calabria, in Italia e nel mondo.

È, questo, il messaggio che il sindaco Roberto SICILIANI ha lanciato in occasione dell’inaugurazione dello stabilimento “La Giara” nei gironi scorsi durante un’intervista disponibile integralmente su YOUTUBE http://www.youtube.com/watch?v=xFEXVhlV30s nella quale, parla anche della costituzione prossima del consiglio comunale dei giovani, della stagione estiva e della gravosa questione finanziaria ereditata.

Ho ribadito il mio plauso -dichiara SICILIANI riferendosi all’inaugurazione della cantina ex Giara Contea del Cirò- al rilevamento di questa struttura che ha visto la condivisione di 3 comuni, Crucoli Cirò e Cirò Marina. È un segnale forte perchè si è messa in campo un’azione che va in direzione della collaborazione territoriale. C’è però necessità di discutere sulla gestione. Cirò Marina -dice il sindaco- ha avuto esperienze di cantine e aziende avviate con la partecipazione comunale che non hanno avuto un buon successo. Un esempio discutibile è la cantina di Cirò e Melissa, che oggi, a stento riesce a mantenersi sul mercato. Il tutto, perchè il vecchio sistema era interessato solo alla collocazione del prodotto.

Oggi dobbiamo imparare dalle esperienze passate e fare un’inversione di rotta. Al di là di ogni altra intenzione, bisogna puntare sull’investimento in formazione delle nuove generazioni. È utile investire sui giovani preparati e con idee diverse -continua il primo cittadino- che non si interessino solo della coltivazione ma che si aprino soprattutto ai mercati nazionali ed internazionali. Ci sono richieste continue -prosegue- di prodotti locali e del food calabrese da tutto il mondo. Bisogna ripensare – conclude SICILIANI– ad una nuova governance dell’agricoltura e del terroir nella quale le nuove generazioni, attraverso il merito e la formazione nel management, diventino i principali protagonisti.

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Author: Cristina

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