I Lavoratori USB Città dei ragazzi su articolo apparso su Gazzetta del Sud

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Riceviamo e pubblichiamo:

In merito all’articolo apparso su Gazzetta del Sud in data 19/07/2012 relativo alla vertenza Città dei ragazzi i lavoratori rappresentati dalla sigla USB apprendono con rammarico di essere apostrofati come “Indecisi”. Non comprendiamo ne lo scopo ne il senso di tale articolo tranne il malcelato tentativo di scaricare le responsabilità di questa triste vicenda sulle spalle dei lavoratori.

In un recente incontro tra i lavoratori aderenti a USB e l’assessore Machì l’assessore ha aperto alle posizioni dei lavoratori esplicitando di salvaguardare tutti i posti di lavoro e di intraprendere un nuovo percorso di dialogo con gli stessi, sia sulla progettualità sia sulle idee che sulla loro ricollocazione in funzione delle attività che dovranno caratterizzare la “futura” Città dei Ragazzi.

Non ci risulta che nell’ultimo anno, tranne qualche sporadica pubblicazione, che tale testata ad un anno dalla riapertura di Città dei Ragazzi abbia mai dato spazio alla vicenda e alla vertenza in atto, e i lavoratori rigettano ogni tentativo di strumentalizzazione della proprie posizioni e reputano l’articolo non veritiero ne alle proprie posizioni ne e alla realtà oggettiva dei fatti. Gli stessi fanno presente che l’appellativo di “Indecisi” sarebbe da attribuire più ai gestori della gara d’appalto (Cooperativa delle Donne, Cooperativa Interzona, Cooperativa Promidea, Cooperativa Cepros) che dopo aver vinto un appalto della durata di 6 anni dopo solo un anno, a causa di dinamiche delle quali non siamo ufficialmente a conoscenza, hanno deciso di rescindere il contratto. Lo stesso appellativo potrebbe essere attribuito a quei lavoratori e a quelle sigle sindacali che fino a poco prima dell’inizio dell’intrattenimento estivo avevano deciso di aderire allo sciopero salvo tirarsene fuori appena ascoltata la “voce del padrone” che li richiamava all’ordine per continuare a lavorare come se nulla fosse accaduto.

I lavoratori vorrebbero ricordare che alla data del 18 Giugno (inizio Estate dei Bambini in Città dei Ragazzi) i lavoratori non avevano ancora ricevuto nemmeno uno stipendio, e l’arretrato salariale era al mese di Dicembre e nonostante il comune vantasse di aver fatto i mandati per tempo le cooperative sociali hanno erogato lo stipendio di febbraio solo la prima settimana di Luglio.

Si dovrebbero appellare “Indecisi” i sindacati confederali, quali la CGIL del settore, che dal mese di Gennaio ad oggi non hanno dato alcuna evidenza ne manifestato una posizione a mezzo stampa, neanche un trafiletto, della vicenda. Se il giornalista si fosse preso la briga di ascoltare almeno un lavoratore, se avesse seguito i comunicati stampa regolarmente inviati dai lavoratori USB, se avesse fatto il tentativo di informare, dovrebbe essere il dovere di ogni buon giornalista, i cittadini sulla concretezza dei fatti che siamo sempre in grado di dimostrare ebbene non avrebbe scritto un articolo così infamante e poco rispettoso delle persone che scioperano per avere il salario. Ci piacerebbe sapere quali fonti hanno ispirato tale articolo perché a parte qualche vaga idea non riusciamo ad immaginarle.

Informiamo il redattore dell’articolo, giornalista o presunto tale, che i lavoratori dal 3 agosto, a causa di tutti gli “Indecisi” sopra citati, perderanno il lavoro, sono stati tutti licenziati e perdere il lavoro in un periodo di crisi come quello attuale non è una bellissima esperienza. I lavoratori chiedono, se non empatia, almeno il rispetto per i drammi personali e familiari che vivono e non hanno alcun bisogno di essere dileggiati o insultati da giornalisti poco informati. I lavoratori restano a disposizione del redattore dell’articolo per qualsiasi chiarimento, su questa esperienza drammatica sulla quale nemmeno iene e sciacalli si accanirebbero.

I Lavoratori USB Città dei ragazzi

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Author: Cristina

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