Castrovillari, presentazione del libro “il regno perduto, quando il sud era l’Italia”

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Nel segno del riscatto del Mezzogiorno e dell’importante Questione Meridionale per riaffermare l’impegno ed il desiderio di crescita, di sempre, delle popolazioni del Sud, che vengono raccontati  attraverso personaggi di spicco e grandi eventi per trovare, anche nel passato della Calabria, le ragioni del loro presente e del loro futuro.

L’Amministrazione comunale ed il Circolo cittadino di Castrovillari presentano alla Città,  venerdì 28 settembre, alle ore 18,30, nel Salone del Circolo cittadino, il nuovo lavoro editoriale di Antonino Ballarati dal titolo “Il Regno Perduto  Quanto il Sud era l’Italia”, Edizioni Iuppiter.

Un viaggio lungo 28 secoli, dalla civiltà greca all’invasione dei Piemontesi, tra curiosità, eventi conosciuti e vicende poche note del Regno delle Due Sicilie e della stessa Calabria, nel quale l’autore, con sguardo da cronista,accompagna il lettore in un excursus storico ed antropologico del Sud, raccontandone amarezze e destini, slanci eroici e solenne bellezza come testimoniano la Calabria ed il Sud dove sui loro territori, grazie alle capacità, risorse, intuizioni, determinazioni nell’intrapresa, nella gestione dell’esistente, della genialità dei suoi uomini e abilità anche di amministrare la cosa pubblica, hanno espresso grandi primati: dal primo ponte sospeso in ferro sul Garigliano a Minturno vicino Latina, alla prima illuminazione a gas di città, al primo telegrafo elettrico, alla più grande  industria metalmeccanica come quella di Pietrarsa a pochi chilometri da Napoli, al primo stato italiano per la produzione di guanti, alla prima locomotiva a vapore, prima ferrovia e stazione Napoli-Portici, prima nave da crociera in Europa, alla miglior finanza pubblica, alla prima istituzione del sistema pensionistico in Italia, al minor numero di tasse fra tutti gli stati italiani, alla più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato e tanto altro ancora che,poi, esprime solo la laboriosità di questo popolo.

L’iniziativa prevede il saluto del Sindaco, Domenico Lo Polito,  gli interventi del presidente del Circolo, Biagio Murianni, dei docenti Mario Vicino, Roberta Schettini, dell’educatrice Emilia Sirangelo e le conclusioni di Ballarati.

L’intraprendente autore, che ha esercitato  per molti anni l’attività di agente di commercio con aziende di primo piano a livello nazionale, è da sempre studioso ed amante del mondo omerico e dei protagonisti del mito e della storia come testimoniano, tra l’altro, i romanzi “La guerra di Troia” pubblicato nel 2005, “Il mito della Guerra di Sybaris” nel 2007, e per la Iuppiter Edizioni “Così ho sedotto Roma”, romanzo storico sull’affascinante e controversa figura di Messalina. Libri scritti anche con il desiderio e la capacità di avvicinare alla lettura e di far conoscere, il nostro patrimonio, la nostra storia di uomini del Sud , la nostra identità ed il nostro orgoglio di essere sempre stati valori poco capiti o volutamente non riconosciuti.  Anche questo ultimo elemento, causa dell’annosa Questione Meridionale, frapposto argutamente con dati concreti tra le righe rende interessante il nuovo libro di Ballarati che sicuramente affascinerà ribadendo il dato inconfutabile del Regno delle due Sicilie tra la potenza di Roma, le influenze bizantine, i regni barbari,i re, le strategie dei papi, i moti rivoluzionari e garibaldini, l’Unità d’Italia ed i briganti. “Quest’infelici- ricordava Francesco II di Borbone- difendono in una lotta diseguale l’indipendenza della loro patria ed i diritti della loro legittima dinastia…”.

Una serie di fatti e situazioni storico-sociali– ha dichiarato alla stampa il Sindaco Lo Polito in occasione della presentazione del libro- che fanno dell’interessante libro di Ballarati una nuova occasione per capire il nostro valore di popolo all’interno del sistema Italia e per quella crescita a cui dobbiamo partecipare con quelle specifiche che ci hanno già visti interpreti autentici ed unici di primati importanti per lo sviluppo dei nostri territori e della stessa Europa e che devono spingerci, in questa provocazione posta nel tempo che viviamo, ad affrontare la realtà con la caparbietà e lo spirito che ci contraddistingue da sempre. E’ questa la sfida che ci consegna questa nuova opera.”


 

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