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Continuano i dibattimenti nell’ambito del processo Ecosistema.
Annullamento con rinvio al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria per una nuova disamina dell’ordinanza che ha riguardato Vincenzo Crupi.
La Suprema Corte di Cassazione, VIa sezione penale, si é espressa in tal modo nei confronti del ricorso avverso l’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico dell’ex sindaco di Bova Marina.
Ecosistema – Annullamento con rinvio per Crupi
Nei confronti dell’Avv. Crupi era stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito della operazione “Ecosistema”.
Il ricorso in Cassazione é stato discusso ieri mattina dai difensori dell’Avv. Crupi, Avv. Paolo Tommasini e dall’Avv. Domenico Vadalà. La Suprema Corte, ritenendo insussistenti le esigenze cautelari, ha dato lettura del provvedimento che annulla l’ordinanza il custodiale emessa dalla DDA di Reggio Calabria a carico del Crupi.
A Crupi viene contestato il concorso nei reati di turbata libertà degli incanti e corruzione.
“Evidentemente la Suprema Corte ha ritenuto – dichiara l’avvocato Vadalá – per Crupi dovevano ritenersi insussistenti le esigenze di custodia cautelare. Da ricordare che l’imputato aveva subito rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Bova Marina. L’importante decisione era avvenuta sin dal giorno dell’arresto avvenuto il 7 dicembre 2016.
Sarà il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria adesso a decidere in una composizione diversa da quella che ha emesso il provvedimento annullato.
Ecosistema – Altro annullamento con rinvio
Nella stessa giornata di ieri, la stessa VI sezione della Corte di Cassazione, ha pure annullato con rinvio al Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, per una nuova disamina, il provvedimento con il quale era stato rigettato il ricorso avverso l’ordinanza applicativa della misura dell’obbligo di dimora emessa a carico dell’Avv. Salvatore Trapani, già assessore allo sport del Comune di Condofuri, anche lui imputato nell’ambito della medesima operazione “Ecosistema”.
Il suo ricorso è stato discusso dall’Avv. Domenico Vadalà, anche per delega, del codifensore, Giampaolo Catanzariti.
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