Volley Tonno Callipo, brutta tegola in casa giallorossa

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Tonno Callipo Volley

Era quasi troppo bello per essere vero. La campagna acquisti della Volley Tonno Callipo era stata condotta dallo staff giallorosso senza particolari problemi o impedimenti. Le scelte della società, avevano trovato tutte le conferme in tempi più o meno brevi.

Oggi, purtroppo, la società deve comunicare, dopo aver verificato con la collaborazione dei dirigenti del Galatasaray  tutti gli incartamenti, che l’atleta Leandro Araujo ha firmato il 17/06/2011 tramite l’agenzia Hansports un contratto con la Volley Tonno Callipo ed in data presumibile del 24/06/2011 tramite l’agenzia 7mais7 Sports un contratto con il Galatasaray.

In accordo con i dirigenti del Galatasaray, con i quali la Callipo ha serenamente collaborato, si è giunti alla conclusione di rifiutare entrambe le prestazioni di un atleta che, scorrettamente, ha firmato due contratti.

Sempre in accordo con il club turco, la società invierà la relativa documentazione alla FIVB per l’accertamento delle responsabilità e per i provvedimenti del caso.

Purtroppo in queste situazioni alle società sportive non resta altro che subire comportamenti scorretti che sono attinenti all’etica professionale degli atleti e dei procuratori che li gestiscono.

Nulla, in questo specifico caso, garantisce una società corretta che a questo punto del mercato si ritrova senza una pedina fondamentale, compromettendone, probabilmente, un progetto iniziale sul quale si è investito.

Sarebbe il caso che gli organi competenti, Federazioni e Leghe, che pretendono, giustamente, dalle Società iscritte, fidejussioni e quant’altro a garanzia anche degli atleti prevedano forme di tutela delle società stesse che reggono con i loro investimenti il movimento.

Il Presidente Callipo ha già dato mandato di tornare sul mercato, anche se, a questo punto, diventa impresa complicata trovare un opposto di primo livello. Lo staff farà comunque tutto il possibile per non far mancare alla rosa un elemento che sia all’altezza della stessa.

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Author: Cristina

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