Sport e integrazione, concluso il progetto “Football For Life 2012”

Gli organizzatori con il sindaco Stefano Calabrò

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Gli organizzatori con il sindaco  Stefano Calabrò
Gli organizzatori con il sindaco Stefano Calabrò

Concluso la settimana scorsa il progetto educativo “Football For Life: Lo sport per l’integrazione” La manifestazione promossa dall’associazione Stefania Pennestrì, si avvalsa della collaborazione del Csi di Reggio Calabria, del Cereso, della Comunità Ministeriale di Reggio Calabria, della Cooperativa Nuova Speranza, del Comune di S. Alessio e della Parrocchia di Arangea.

L’impegno del Centro Sportivo Italiano  per la promozione dello sport per tutti è nato molto tempo fa, addirittura all’inizio degli anni Cinquanta, quando si organizzarono i primi progetti “speciali” a favore dei ragazzi diversamente abili e stranieri.  Il filo rosso che lega  questi  progetti sportivi è  l’integrazione attraverso lo sport. Se educare vuol dire trasmettere, comunicare e testimoniare, in modo credibile ed efficace,  ragioni per vivere in maniera significativa, la prima dimensione umana di un cammino educativo è quella di aiutare a sviluppare la dimensione dell’accoglienza, dell’animazione, dell’ascolto di sé e dell’altro. Dopo due mesi di attività presso il Centro Sportivo di Sant’Alessio,  gli oltre cento ragazzi (principalmente stranieri) hanno sperimentato attraverso lo sport una nuova forma di accoglienza  e integrazione.

La prima parte del  progetto ha previsto un campionato di Calcio a 7 tra le varie associazioni del territorio e con gare settimanali. Il   Campionato è stato vinto dall’ Associazione Stefania Pennestrì. Seconda piazza per la Comunità Ministeriale di Reggio Calabria. Terzo posto per la Cooperativa Nuova Speranza. Quarto gradino  per la Comunità Ce.Re.So. La seconda parte  del progetto è stata la fase del “Terzo Tempo”. Tutti i partecipanti, dopo ogni gara, si sono fermati per condividere la giornata passata, le emozioni e le difficoltà vissute. Significativo, in questo contesto,  il contributo  dei ragazzi della Comunità Archè – Totò Polimeni del Ce.Re.So. Entusiasta il Presidente dell’associazione Stefania Pennestrì Andrea Arminio  < Per molti, il modello dell’accogliere, viene associato allo stile dei centri commerciali dove tutto viene ridotto ad utente e cliente. Ogni ragazzo è alla ricerca della felicità. La vera felicità è il benessere interiore. È in questo anelito che si trova la radice della valenza educativa dello sport.  Educare con lo sport non è né facile, né scontato. Richiede pazienza e sacrificio.  E’ faticoso costruire e offrire un modello di attività che faccia dello sport una cosa seria tra le cose serie della vita> Durante la serata delle Premiazioni è intervenuto anche il Sindaco di Sant’Alessio Dott. Stefano Calabrò . Il primo cittadino del Comune Aspromontano ha esortato le associazioni ha continuare il progetto <E’ bello far diventare un piccolo Comune del reggino un “avamposto educativo”. 

Le istituzioni devono accompagnare gli itinerari che mettono al centro il bene comune > A moderare l’incontro è stato Paolo Cicciù  Presidente e Consigliere Nazionale Csi < Lo sport è  il luogo che genera relazioni educative ed esperienze di vita. La “relazione educativa” costituisce il filo conduttore del concetto educativo dello sport promosso dal Csi. Infatti, lo sport non educa automaticamente, ma solo attraverso  un’esperienza sportiva che è intrisa di intenzionalità educativa, di umanità, di relazioni, di regole e stili di vita positivi > I Assegnati anche i premi speciali Top Player e Fair Play.

Il progetto educativo promosso in queste settimane ha trovato la  forza nelle pinea  disponibilità e  competenza  di educatori capaci di generare passione e vita.  Lo sport ha bisogno di educatori e non di prestatori d’opera.  È soltanto agli educatori sportivi che possiamo chiedere di mettersi al servizio di un diverso progetto sportivo,  di essere ben di più che i maestri di un gesto tecnico o gli allenatori di una capacità fisica.  Il progetto “Football For Life 2012” è inserito all’interno dell’iniziativa  A PIÙ VOCI: UNA RETE PER LA PREVENZIONE, promossa dal CSV di Cz  insieme all’associazione Opera Nomadi sezione provinciale RC (partner del progetto) e ai Servizi Minorili della Giustizia di Reggio Calabria.

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Author: Cristina

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