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ILa Reggina torna da Castellamare di Stabia a mani vuote frutto delle solite ingenuità difensive. Cozza a sopresa schiera gli amaranto con un inedito 5-3-2. Rizzo viene piazzato al centro della difesa con Maita in cabina di regia. In avanti avanti spazio ad Insigne e Louzada.
Pancaro schiera le sue vespe con un classico 4-4-2. Solo panchina per il melitese Caserta.
La Reggina parte forte e nei primi venti minuti di partita controlla la partita. Il più pericolo degli amaranto è Louzada. Al 20′ su assist di Armellino da dentro l’area impensierisce il portiere di casa con un destro ad incrociare. Due minuti dopo ancora Louzada lascia partire una botta dalla distanza che costringe Pisseri a mandare la palla in angolo.
La Juve Stabia è poca casa è si affida alle giocate di Vella. Il primo tiro delle vespe è frutto del tiro di Gammone, che parte in contropiede ma la sua conclusione viene parata facilmente da Kovacsik.
L’intervallo si apre con un cambio tra la fila della Juve Stabia: dentro l’ex Bombagi per Ripa. Al 54′ gli amaranto passano in vantaggio: Maita da un pallone al bacio per Armellino che si inserisce in area e con un destro angolatissimo batte il portiere.
Nemmeno il tempo di rendersi conto di essere in vantaggio che gli amaranto si fanno raggiungere: Gammone punta l’area di rigore serve in verticale Di Carmine che nonostante la marcatura di Crescenzi, tiene palla.si gira di sinistro insacca la palla sotto la traversa della porta difesa da Kovacsik.
Parità ristabilita e Juve Stabia che cambia atteggiamento. Padovano manda in campo Ammirati per l’infortunato Maita, spostando Di Lorenzo al centro della difesa ed avanzando Rizzo a centrocampo.
La Juve Stabia, dopo aver rischiato su un tiro di Insigne riesce a trovare il goal del vanataggio: punizione da destra di La Camera calcia una punizione dall’out di destra, Crescenzi che Ammirati lasciano da solo Romeo sul secondo palo, che di testa la spinge in rete.
Gli amaranti tramortiti dal goal subito, non riescono a trovare lo spunto per il pareggio. Nei minuti finali Padovano getta nella mischia Masini e Bramucci ma i lori ingressi non daranno i frutti sperati.
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