Il PdCI della Calabria esprime solidarietà al Sindaco di Polistena

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Il PdCI della Calabria esprime piena vicinanza e totale solidarietà al compagno Michele Tripodi, sindaco di Polistena, e alla sua famiglia fatti oggetto nei giorni scorsi di un gravissimo atto di intimidazione in chiaro stile mafioso.

Il furto avvenuto in due momenti diversi di due autovetture in uso a Michele Tripodi e alla moglie rappresenta un fatto di gravità inaudita anche per la particolare spregiudicatezza delle azioni criminali avvenute nel pieno delle festività natalizie.

E’ un gesto che suscita sconcerto, allarme e preoccupazione nella comunità polistenese e nell’intera regione perché con esso si vuole colpire e intimidire il lavoro proficuo di cambiamento che il Sindaco comunista di Polistena Michele Tripodi e la sua Amministrazione stanno portando avanti per rilanciare Polistena e farla tornare ai fasti del passato.

Evidentemente dà fastidio l’azione intrapresa dalla nuova Amministrazione di Polistena diretta a garantire il ripristino delle regole, della legalità, della trasparenza e della partecipazione  nella pratica amministrativa e nel rapporto con i cittadini.

Si vuole in tutti i modi, leciti e illeciti, fermare il processo di rinnovamento che a Polistena è stato avviato negli interessi della popolazione e che, ne siamo certi, andrà ancora più avanti perché atti intimidatori come questi non faranno altro che accentuare l’impegno intrapreso per rilanciare Polistena.

Il PdCI della Calabria nel confermare pieno appoggio al compagno sindaco Michele Tripodi, alla sua famiglia e agli amministratori comunali si impegna ad assumere tutte le iniziative più opportune ed adeguate per sostenere lo sforzo politico-amministrativo che a Polistena si sta realizzando e per sollecitare tutti gli organi e le autorità competenti a garantire e tutelare il pieno diritto all’esercizio delle funzioni di governo, democraticamente affidate dal voto del popolo al Sindaco e all’Amministrazione Comunale.

In tal senso, il PdCI chiede alle forze dell’ordine e alla magistratura che fin da subito vengano avviate tutte le più opportune indagini per individuare e colpire i responsabili e gli eventuali mandanti di queste azioni intimidatorie che non possono rimanere impunite.

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Author: Cristina

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