Sciolto Comune Scilla, Zavettieri: “Solidarietà alla comunità”

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Sciolto Comune Scilla, Zavettieri: “Sciogliere per mafia Scilla significa affondare nel mare uno dei borghi più belli d’Italia e l’intera Calabria”.

Sciolto Comune Scilla

Non è rimasto in silenzio alla notizia dello scioglimento del Comune di Scilla, il Consigliere Metropolitano e Sindaco di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri.

“Le battaglie e le puntuali prese di posizione relative alla tematica non mi consentono di rimanere indifferente ad un costante “ciclone” che attira ogni cosa dentro il proprio “occhio” e spazza via tutti. A partire dalla democrazia e dalle libertà, le stesse che sono state conquistate con i sacrifici (in taluni casi estremi) di chi ha vissuto prima di noi. Per tale ragione, sento l’obbligo morale di manifestare la mia piena solidarietà alla comunità di Scilla, “decapitata” dalla sua guida amministrativa”. Afferma Zavettieri nella sua nota.

Stessa solidarietà ha espresso nei confronti  del sindaco Pasqualino Ciccone . “Uomo che ho imparato a conoscere nel corso di questi ultimi anni. L’esperienza mi ha consegnato una sua immagine di uomo politico integro e dedito alla sua città ed al suo territorio”.

Provvedimento troppo drastico

“In un comune  – continua – che vanta buoni amministratori e che per di più contribuisce a “lanciare” l’immagine della Calabria nel mondo come meta turistica e culturale; non riuscirei ad immaginare informativa delle FFOO o ingerenza criminale tanto gravi e deleterie. Tanto da giustificare un provvedimento così drastico e penalizzante per l’intera Calabria.
Il pensiero che mi attraversa, però, ogni qualvolta avviene lo scioglimento di un comune, è che lo Stato anziché affiancare le amministrazioni locali in difficoltà, sia pure utilizzando un atteggiamento vigile e rigoroso, si comporta spesso in modo ostile. A tal proposito, il grido d’allarme lanciato qualche mese fa dai “51” sindaci è la dimostrazione di come lo stesso Stato con le sue articolazioni periferiche ci consideri tutti (o quasi!) presunti “soggetti controindicati”.

Quale futuro per la Calabria?

“Come si spiegherebbe altrimenti – conclude – la rinuncia da parte del Ministro dell’Interno ad affrontare un confronto richiesto dal 60 % dei comuni della Città Metropolitana. Mentre da un lato si sta lavorando in modo serio al perfezionamento di una proposta di modifica della normativa sugli “scioglimenti”. Dall’altro la fiducia e la speranza nel futuro di questa Regione vanno via via scemando!”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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