Francesco Grandinetti (FLI Calabria) sul discorso di Fini a Mirabello

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Ascoltare dal vivo Gianfranco Fini è una emozione unica, seguire il filo logico del discorso che ha pronunciato a Mirabello in occasione della chiusura della festa tricolore è stato davvero una grande lezione di vita e non solo politica, entusiasmante e carico di adrenalina.

La maggior parte dei  presenti nella piazza gremita fremeva nell’aspettare che il Presidente Fini declinasse le parole che nell’aria sembravano già dette: l’annuncio delle sue dimissione da Presidente della Camera dei Deputati per occuparsi a pieno titolo del partito che lui stesso ha fortemente voluto e creato.

Man mano che il tempo si avvicinava alla chiusura del discorso che ritengo tra più significativi che Fini abbia  pronunciato, proprio perché non ha voluto inseguire l’affermazione personale di fronte alle migliaia di persone presenti  e se vogliamo il ridare anche a chi ha deciso di seguirlo in parlamento un segno tangibile del suo impegno diretto, chi ha ascoltato il discorso attentamente e chi lo farà, potrà notare quanta sofferenza politica è raccolta nelle sue parole, Fini non avrebbe mai voluto credo deludere “apparentemente” quel popolo numeroso accorso a Mirabello e personalmente ho avuto la sensazione che quell’uomo stava ancora  una volta dimostrando a tutti noi quanto ama l’Italia, la Patria come piace a lui definirla.

Si l’amor di Patria che lo induce a non ricercare l’escaltion nei sondaggi, a non ricercare a tutti i costi di “eccitare” la base, che dal primo giorno lo ha seguito nelle diverse tappe, sacrificando tempo e danaro ma di tenerla salda sui contenuti. Fini a Mirabello ha dimostrato cosa significa amare l’ITALIA ed avere rispetto per le Istituzioni, affiancando in tale compito il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La situazione Italiana infatti non consente il perseguire interessi personali che se pur legittimi non possono e non debbono mai anteporsi all’ITALIA, quindi al bene comune. Mi è subito venuto in mente come ad esempio i mercati Finanziari avrebbero recepito le dimissioni del Presidente Fini, come Terza carica dello Stato e figura conosciuta in Europa e nel mondo come ex Ministro degli Esteri. Avremmo prestato il fianco agli analisti finanziari ed ai governi di tutto il mondo che l’italia è davvero al collasso, perché un tale gesto sarebbe stato visto come l’anticamera dell’instabilità politica e sociale più assoluta.

L’aver rinunciato anche in questo caso ad un interesse del tutto personale fa di Gianfranco Fini lo Statista che l’Italia ringrazierà per la sua capacità di essere fedele prima di ogni altra cosa alla Repubblica Italiana. Quando il momento che stiamo vivendo passerà alla storia sono sicuro che avremo modo di scoprire a quanto sia valso il sacrificio personale che Il Presidente della Camera Gianfranco Fini sta sopportando. L’Italia ha bisogno di uomini che prima di ogni altra cosa abbiamo come stella polare la tutela delle nostre istituzioni e della democrazia intesa per davvero nel senso etimologico del termine.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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