Armi clandestine in Aspromonte: sequestrati fucile e munizioni

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 Nuovo importante colpo alla criminalità organizzata nel cuore dell’Aspromonte. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno rinvenuto e sequestrato un fucile artigianale e circa 30 munizioni nel territorio montano di Ciminà, in provincia di Reggio Calabria.

L’operazione, condotta in un’area particolarmente impervia e caratterizzata da fitta vegetazione, rientra in una più ampia strategia di prevenzione e contrasto alla detenzione illegale di armi. La zona è stata attentamente rastrellata dai militari, che hanno individuato un nascondiglio ben mimetizzato tra le rocce. Al suo interno era presente un tubo metallico utilizzato come contenitore per occultare il fucile privo di matricola e il relativo munizionamento.

Secondo gli investigatori, il ritrovamento dimostra come le aree montane dell’Aspromonte continuino a rappresentare un luogo privilegiato per lo stoccaggio di armi da parte di gruppi criminali. L’arma e le munizioni, trovate in buono stato di conservazione, sono state immediatamente sequestrate e verranno sottoposte ad approfonditi accertamenti tecnici e balistici. L’obiettivo è stabilire l’eventuale impiego in fatti di sangue o episodi criminosi avvenuti nella zona negli ultimi mesi.

Il rinvenimento di Ciminà si aggiunge a una serie di operazioni analoghe che negli ultimi mesi hanno interessato la provincia di Reggio Calabria. I Carabinieri, con un’intensa attività di controllo, hanno già recuperato numerose armi clandestine in diversi comuni: a Gioia Tauro sono stati sequestrati pistole, fucili e munizionamento in più blitz, mentre ad Arghillà di Reggio Calabria era stato scoperto un vero e proprio arsenale nascosto in un casolare abbandonato.

Questi interventi rientrano nella strategia di “bonifica” del territorio perseguita dall’Arma, con l’obiettivo di ridurre l’arsenale a disposizione della criminalità organizzata e di prevenire episodi di violenza. «Ogni arma sottratta alle cosche è un pericolo in meno per la collettività», sottolineano fonti investigative.

Le operazioni di rastrellamento in Aspromonte richiedono grande impegno logistico e conoscenza del territorio. Le aree oggetto di controllo sono spesso caratterizzate da sentieri impervi, anfratti naturali e zone boscose che favoriscono l’occultamento di armi e altri materiali illeciti. È proprio questa morfologia a rendere l’Aspromonte un rifugio storicamente utilizzato dalla criminalità.

Il contributo dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria è risultato fondamentale: si tratta di un reparto altamente specializzato, addestrato per operare in scenari montani e boschivi. L’utilizzo di queste unità permette di raggiungere rapidamente zone remote e di garantire un’azione più capillare.

Le indagini proseguono per individuare chi possa aver occultato il materiale sequestrato e per chiarire se il fucile sia stato utilizzato in reati recenti. Non si escludono sviluppi nei prossimi giorni, anche con ulteriori perquisizioni in zone limitrofe.

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Author: Nino Pansera

Ideatore, fondatore e sviluppatore di www.ntacalabria.it Antonino Pansera, per molti semplicemente Nino, è l'ideatore, ed insieme a Francesco Iriti, il fondatore del portale / giornale on line ntacalabria.it, laureato in agraria ha sempre avuto la passione per l'informatica.