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Fissato presso il Tribunale di Rossano, il processo penale a carico del quarantaduenne rossanese A.L. , assistito e difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, chiamato a giudizio perché , durante una discussone , minacciava di un male ingiusto I.P., estraendo dalla tasca un coltello a serramanico e, dopo averlo aperto, intimandogli che non gli avrebbe potuto far nulla; minaccia da considerarsi grave sia perché commessa con armi e sia perché commessa in concorso con soggetto minorenne, A.A., figlio dell’imputato, che aggredivano e percuotevano la parte offesa, e segnatamente, dapprima colpendolo con un pugno sul volto sferrato dal minore e poi dopo averlo gettato a terra con uno spintone datogli dal padre , entrambi colpendolo ripetutamente con calci.
In tal modo cagionavano a I.P. lesioni personali che gli impedivano di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai 40 giorni, così come certificato dai sanitari.
L’uomo per tale episodio venne deferito presso la Procura della Repubblica di Rossano e per il tramite dei propri difesori, gli avvocati Ettore Zagarese e Giuseppe Vena, contesta ogni addebito mossogli.
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