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Colpo al patrimonio della criminalità organizzata in Calabria. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dalla Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Catanzaro, che riguarda tre società, numerosi autoveicoli, tre unità immobiliari e conti correnti, per un valore complessivo stimato di circa 630 mila euro.
I beni risultano riconducibili a un soggetto ritenuto contiguo alla cosca “Forastefano-Abbruzzese”, attiva nella Sibaritide e considerato appartenente alla categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”.
Indagini economico-patrimoniali
Il provvedimento è il risultato di approfondite indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e condotte dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro.
Gli investigatori hanno esaminato la posizione reddituale del destinatario e dei suoi familiari, accertando la sproporzione tra i redditi dichiarati e l’ingente patrimonio nella sua disponibilità. L’analisi ha permesso di dimostrare che i beni erano frutto di proventi illeciti o comunque utilizzati per agevolare le attività della cosca.
I beni confiscati erano già stati sequestrati nell’ottobre 2024, in attesa della sentenza definitiva che ora ne sancisce l’acquisizione allo Stato.
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