Riflessioni da un letto d’ospedale in Belgio

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In questi giorni mi trovo ricoverato a pochi chilometri da casa, in Belgio.
L’ospedale è moderno, silenzioso, efficiente. Macchinari all’avanguardia, robotica chirurgica, personale preparato. Mi sento parte di un sistema che funziona.
Eppure, il pensiero corre a Sud, alla Calabria grecanica, ai tanti amici che vivono là. Terra di bellezza e radici, ma anche di rinunce e disuguaglianze. Dove la sanità è spesso un percorso a ostacoli. Mancano fondi, strutture, specialisti.
Chi può, parte per farsi curare: Milano, Bologna, persino l’estero. Chi resta, attende, spera, si arrangia. Mi chiedo perché la salute debba dipendere dal Cap.
Perché la tecnologia sia privilegio e non diritto.
Perché il Sud debba sempre rincorrere.
La Calabria merita ospedali, non solo racconti di partenze. La cura non è solo terapia, è dignità. E la dignità non dovrebbe avere confini.
Da questo letto belga, sogno una sanità equa in Italia, in Calabria. Un sistema più giusto, da noi siamo in gran parte assicurati per la parte dei costi che non sono coperti dalla mutua, e ciò accade quasi sempre perché tra i benefit concessi ai lavoratori dipendenti, l’altro grande tema, il lavoro.
Detto tutto ciò, attenziona ad idealizzare cosa accade altrove, sbagliato pensare che tutto vada bene dove va meglio.

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Author: Nicola Priolo