“El Puente per Carlo” chiude dopo aver riportato a casa Carlo

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Sabato 8 ottobre in occasione della conferenza pubblica che si svolgerà all’ex Convento dei Mimmi di Roccella Jonica, alle ore 18.30. il presidente Francesco Ieraci scioglierà il Comitato “El Puente per Carlo”.

Il Comitato traccerà un bilancio sulla raccolta fondi per sostenere le cure mediche di Carlo, raccolta fondi che ha raccolto 76mila euro, di cui 2o mila euro da Regione Calabria e 2 mila dal Comune di Roccella, e quasi 55 mila raccolti grazie alla generosità di persone, gruppi e associazioni italiane e estere.

Raggiunte le finalità sociali, nelle casse del Comitato residuano circa 4mila euro, che saranno donati, coerentemente con i suoi principi ispiratori, in parte, al Centro di recupero neurologico di Locri e, in parte, alla Protezione civile “Aniello Ursino” di Roccella.

La donazione al Centro di recupero neurologico, cui si aggiungerà un contributo dell’Associazione Calabria Fitwalking, sarà utile per l’acquisto di una barella doccia e di un elettrocardiografo.

I soldi impegnati a favore della Protezione civile serviranno, invece, per l’acquisto di strutture sportive a beneficio del centro migranti di Roccella.
Com’è ormai noto Carlo Iannuzzi, ingegnere roccellese di 29 anni, ha subito un tentato omicidio a scopo di rapina nella notte del 27 novembre 2015, in una strada di Buenos Aires, mentre rincasava. Carlo ha riportato un trauma cranico grave a causa di un durissimo colpo ricevuto alla testa mentre era girato di spalle e dunque senza nessuna possibilità di difendersi. È stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita che ha comportato l’asportazione di parte dell’osso cranico e il successivo impianto di una placca in titanio. Poiché ad oggi, per il caso in questione, il Sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di tutela tutte le spese per le cure mediche addebitate a Carlo e alla sua famiglia sono state assorbite dal Comitato grazie ai cittadini, alle associazioni e alle Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la causa.

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Author: antonino lugarà

antonino lugarà, autore e collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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