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In questo giorno di fine anno, carico di bilanci e di ricordi, Brancaleone si ferma per rendere omaggio a un uomo buono: Fortunato Gurnari. Un uomo che tutti abbiamo conosciuto e apprezzato per la sua discrezione, per la sua educazione, per quella gentilezza autentica che oggi sembra appartenere a un altro tempo.
Fortunato se n’è andato così come ha vissuto: in punta di piedi, senza clamore, senza disturbare nessuno. Un signore nella vita e, persino, nella morte. La sua scomparsa improvvisa, avvenuta pochi giorni fa, ha lasciato un vuoto profondo nella comunità, un silenzio che pesa più di tante parole.
Era uno dei tanti figli di Calabria costretti a emigrare all’estero per lavoro. Anni di sacrifici, di lontananza, di fatica quotidiana affrontata con dignità e coraggio. Poi il ritorno a Brancaleone, la sua terra, dove ha continuato a lavorare con la stessa serietà e lo stesso rispetto che lo hanno sempre contraddistinto.
In molti lo ricordano perché, con il suo lavoro, entrava nelle case delle persone portando non solo professionalità, ma anche un sorriso sincero, una parola gentile, un gesto di attenzione. Qualità rare, che lasciavano il segno e che facevano sentire chiunque accolto e rispettato.
Caro Fortunato Gurnari, Brancaleone non ti dimenticherà. La tua educazione, la tua umanità, la tua gentilezza resteranno vive nella memoria di chi ha avuto il privilegio di conoscerti. Rimarrai per sempre nei nostri cuori, come esempio silenzioso di ciò che significa essere, semplicemente, un bravo uomo.
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