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Un furto aggravato di energia elettrica ha portato i carabinieri a scoprire un vero e proprio “mini zoo” abusivo a Gioia Tauro, dove erano detenuti animali protetti e non registrati senza alcuna autorizzazione.
I controlli sono stati condotti dai Carabinieri insieme al personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e al Nucleo Cites, specializzato nella tutela della fauna. L’ispezione è scattata dopo l’individuazione di consumi anomali di energia elettrica, che hanno rivelato un allaccio abusivo alla rete.
All’interno della struttura, i militari hanno trovato cavalli, cani, capre e pecore privi di microchip e di qualsiasi forma di tracciabilità, in violazione delle norme sanitarie e di sicurezza. Tra gli esemplari sequestrati spiccano due tartarughe africane di specie protetta, considerate animali a rischio estinzione e spesso oggetto di traffici illegali.
L’ASP di Reggio Calabria ha elevato una sanzione amministrativa di 21.000 euro nei confronti dell’uomo che gestiva il “mini zoo” senza alcuna autorizzazione. I carabinieri stanno valutando ulteriori provvedimenti per le violazioni riscontrate.
Secondo le autorità, la presenza di specie protette come le tartarughe africane conferma l’urgenza di contrastare i traffici illeciti di animali esotici, un fenomeno diffuso che mette a rischio la biodiversità e la tutela degli animali.
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