Replica di Giovanni Verduci al comunicato del Comune di Motta San Giovanni “Lazzaro e il litorale ritrovato”

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Giovanni Verduci
Giovanni Verduci

Chiedo scusa!

Lo faccio subito perché ho sempre avuto rispetto dell’intelligenza di chi legge e non voglio offendere nessuno.

Comincio questa mia nota, appunto, chiedendo scusa a quanti, proseguendo la lettura, si annoieranno a leggere di cose che già conoscono.

Di incontri, di riunioni, di lotte, di convenzioni e progetti, di finanziamenti, di lavori eseguiti e di parole, tante parole, trite, ritrite, cucinate, mangiate e rimaste indigeste solo a chi, per una propria incapacità di vedere oltre se stesso, non riesce ad essere onesto intellettualmente ed ammettere i limiti propri e i meriti altrui.

Provo imbarazzo a dire sempre le stesse cose, e non capisco sinceramente come facciano altri a non arrossire quando parlano sapendo di mentire, si lodano sapendo di non poterlo fare, si vantano di risultati raggiunti grazie al lavoro di altri.

Di corrispondente al vero, il comunicato diffuso dal Comune di Motta San Giovanni dal titolo “Lazzaro e il litorale ritrovato”, ha solo la parte in cui afferma che le opere di protezione costiera cominciano a dare i frutti sperati.

Il resto, purtroppo, è l’ennesimo, noioso, arrogante e inutile tentativo di chi, pur sapendo di non aver mai profuso sforzo alcuno, sgomita per salire sul gradino più alto del podio nel goffo tentativo di arraffare una medaglia d’oro che, in realtà, non potrà che essere di cartone, magra consolazione per aver solo partecipato alla gara.

Tutti, nessuno escluso, sono a conoscenza di quanto le due amministrazioni comunali che ho avuto l’onore di guidare dal 1997 al 2007 hanno lavorato e si sono impegnate per difendere il litorale di Lazzaro.

Tutti, pure le pietre delle scogliere che oggi sono così utili contro le mareggiate, sanno che le convenzioni che stanno alla base di questi interventi sono state sottoscritte dall’allora sindaco Verduci.

Tutti, nessuno escluso, anche i consiglieri comunali da poco eletti per la prima volta e quelli che sono stati riconfermati, sanno che gli stessi lavori si sarebbero potuti appaltare molto prima: almeno due anni che sono, invece, trascorsi inutilmente senza che nessuno sentisse la necessità di giustificare un tale colpevole ritardo.

Oggi, e di questo sono sinceramente contento perché Lazzaro merita di poter vivere in stretto e sicuro rapporto con il suo mare, il litorale comincia ad essere quello di un tempo.

Relativamente poi ai lavori all’interno del porto di Saline, non avendo mai basato le mie scelte amministrative sui “si dice” ma su fatti concreti, ho ritenuto utile assicurare alla Provincia, che ribadisco non gioca con i soldi dei contribuenti, uno strumento indispensabile quale può essere la preziosa collaborazione dell’Università Mediterranea.

Il pontone galleggiante, al momento in funzione, ha solo il compito di mantenere aperta parte dell’imboccatura del porto per il quale, voglio ricordarlo, è stato già redatto un progetto (quasi 1milione di euro) che vede la compartecipazione finanziaria della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Montebello Jonico.

Solo tra qualche mese potremo tirare le somme per capire se le scelte fatte per l’infrastruttura portuale sono state quelle giuste.

In attesa di questo, ci consoliamo con le dichiarazioni della stessa Amministrazione comunale di Motta San Giovanni che, giusto il 18 giugno scorso, nella nota inviata al settore Difesa del suolo e delle Coste, nel chiedere interventi di ripascimento non aveva alcuna esitazione a complimentarsi per gli “importanti interventi a difesa del territorio costiero” e  “l’apprezzabile attività di dragaggio del porto di Saline”programmata dalla Provincia.

Questi sono fatti.

Tutto il resto … …  è noia!

Giovanni Verduci

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Author: Cristina

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