Reggio Calabria, Teresa Libri (FLI): “Non c’è alcun ché di positivo nella mafiosità”

Tersa Libri_ FLI

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Trovo assolutamente spregevoli e prive di ritegno le dichiarazioni rilasciate ieri dall’On. Belcastro durante un’intervista a “La Repubblica”.

Un rappresentante delle istituzioni, un parlamentare che dovrebbe tutelare gli interessi dei cittadini non deve in alcun modo lanciare certi messaggi. Perché, a mio avviso, è proprio questo che rappresentano le sue affermazioni, una sorta di appello ad ottenere ciò che si vuole e ciò di cui la gente ha bisogno in ogni maniera anche la più bieca e terribile.

Cercare di ingentilire con l’aggettivo “positiva” il termine che rappresenta uno dei più temibili cancri della società è davvero inaccettabile.

Quale esempio si dà ai giovani e ai bambini che vengono giorno dopo giorno educati sensibilizzati al vivere civile e ad una società scevra da compromessi di alcun genere?

Quale merito viene attribuito alle associazioni di categoria e ai giornalisti che si battono per la legalità?

Dove sono i valori cui si riconoscono i commercianti e gli imprenditori che CORAGGIOSAMENTE denunciano le angherie ed i soprusi dei loro estorsori?

Per quale ragione i Magistrati, i pochi Politici realmente in prima linea contro la Criminalità, le Forze dell’Ordine sempre al lavoro per vigilare e tutelare i cittadini, tutti insieme cercano in ogni maniera di sanare un sistema corroso dalla delinquenza e delle logiche clientelari che tutt’oggi fanno da padrone nel nostro Paese? Non certo perché riconoscono positività di alcun genere a un qualsivoglia atteggiamento mafioso.

Le Istituzioni hanno il compito di rappresentare i cittadini, devono far loro da guida, devono indirizzare le loro scelte.

Nessun rappresentante delle Istituzioni si deve e si può permettere di esaltare anche solo in maniera velata (che tanto velata nel caso dell’On. Belcastro non si è dimostrata) il vantaggio che si avrebbe ad agire in una maniera deprecabile al fine di raggiungere un obiettivo.

Sono la cultura, la professionalità e l’operosità dei Meridionali ad essere riconosciute, apprezzate e stimate. Non è naturalmente il tipo di scelte sbagliate che ci fanno emergere.

E’ il desiderio di riscatto e l’assoluta volontà ad ottenerlo e tenacia ad ottenerlo che ci apriranno la strada.

Noi, da Meridionali, non possiamo consentire che ancora una volta ci rileghino in una specie di ‘girone’ dove coabitiamo insieme a coloro che fanno del loro essere ‘mafiosi’ uno stile di vita quasi da esportare.

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Author: Cristina

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