Melito di Porto Salvo (RC), IdV sulle nomine esterne del Comune

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Cambia la forma ma non la sostanza . Di fronte alla nostra presa di posizione, legata in particolare all’attuale momento di crisi finanziaria degli enti locali, sulla necessità di razionalizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche il Sindaco Costantino continua imperterrito nella nomina di consulenti esterni, figure  non rilevanti per l’azione amministrativa.

Così si esprime Giuseppe Salvatore Minniti, consigliere di IDV nel consesso civico melitese, a proposito delle recente nuova “infornata” di nomine esterne da parte del primo cittadino melitese. Nella denuncia politica fatta il mese scorso, sottolinea Minniti, avevamo posto problemi di merito in ordine al controllo della spesa, e rilievi di legge sulla mancata attuazione di una selezione ai sensi dell’art. 110 del Testo unico enti locali.

Ebbene, rimarca il consigliere dipietrista, Costantino si è impegnato a superare gli ostacoli normativi con l’utilizzo di un altro articolo,ovvero l’art. 90 che si occupa dello staff del sindaco,  lasciando, però, inalterato il problema principale riguardante lo spreco di denaro pubblico.

Al di là dell’orientamento giurisprudenziale sulla legittimità a nominare consulenti esterni nello staff del sindaco in assenza di requisiti  di alta specializzazione e sul mancato utilizzo  di personale interno, mi domando, precisa Minniti, se le figure individuate siano essenziali al buon andamento del governo locale.

Un istruttore direttivo tecnico cozza con una pianta organica attuale più che adeguata alle esigenze del settore, infine, una non laureata, e qui il sindaco si preoccupa di giustificare normativamente la scelta nella parte motiva del decreto sindacale, all’ufficio tributi con compiti che possono essere ben espletati all’interno della macchina comunale.

Come se non bastasse si legge sul sito del comune di un avviso di selezione per il conferimento di un incarico di alta professionalità che prevede il  possesso di competenze multiple che vanno dal controllo di gestione, alla organizzazione delle risorse umane, dalla contabilità e tributi alla competenza in tema di progettazione europea. Il tutto con la richiesta del requisito esclusivo di una laurea in giurisprudenza, titolo poco compatibile con la maggior parte delle competenze richieste,anzi,parafrasando l’on.le Di Pietro, ironizza Minniti, potremmo dire che ci azzecca.

In questo contesto, denuncia Minniti, quale legittimazione può pretendere una amministrazione locale nei confronti dei cittadini allorquando si chiedono sacrifici mantenendo  elevate le aliquote sui tributi e non fornendo adeguatamente i servizi essenziali? Si conferma,conclude l’esponente dipietrista, che il sindaco Costantino stia percorrendo una strada poco consona agli interessi della comunità, già da noi denunciato in campagna elettorale, e per tali motivi con forza ribadiamo la nostra richiesta di porre un freno ad un modus operandi che rischia di mandare in default l’ente comunale, riservandoci, a seguito di una attenta analisi delle politiche di bilancio, di interessare gli organi di controllo in caso di violazioni.

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Author: Cristina

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