Locri (RC), incontro nella sede di Civica Solidale-Pepè Lombardo sull’autoimpiego

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Continuano gli incontri nella sede di Civica Solidale – Pepè Lombardo. Questa volta è  l’autoimpiego a finire sotto le attente analisi dei relatori e dei presenti, come sempre numerosi e contribuitivi.

Microcredito, prestiti d’onore, cooperativismo sociale le forme esaminate, per liberarsi dal concetto che il lavoro è un favore da chiedere e per cui ringraziare, o peggio per cui essere riconoscenti a vita.

Come spiega Francesco Emanuele Capogreco, il Microcredito nasce il Blangladesh a metà degli anni ’70 per intuizione dell’economista e premio Nobel per la Pace Yunus e nasce per liberare la popolazione femminile del villaggio di Jobra dai prestiti usurai. Da quel momento si sviluppa per rispondere alla difficoltà delle attività produttive di accedere al prestito bancario, magari per mancanza di garanzie reali o per le micro-dimensioni imprenditoriali ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali. Garanzia che permetterebbe loro di avviarsi e svilupparsi libere dall’usura.

In Calabria il Microcredito è gestito da FinCalabra SPA, le cui quote sono detenute in maggioranza dalla Regione Calabria e che finanzia nuove attività, attraverso la presentazione di progetti fino a 25mila euro. “Ci si basa su un concetto diverso – ci spiega Capogreco – l’utente ci mette l’idea ed il lavoro, mentre la società in questione ci mette la garanzia nei confronti delle banche che metteranno i capitali”

Ci tiene inoltre a sottolineare che l’assistenza alla pratica è totalmente GRATUITA. Nessuna percentuale dovrà essere poi fornita alle associazioni senza fini di lucro convenzionate. Insomma, un pratico esempio di finanza etica e solidale.

L’idea che viene dai presenti è che il Comune potrebbe creare un portale d’informazione su questi sistemi di credito, in modo che ogni cittadino possa accedervi senza dover necessariamente passare da chi, senza i titoli per farlo, chiede compensi spropositati per questo tipo di consulenze.

L’altro sistema di autoimpiego analizzato è quello del cooperativismo sociale. I casi presi in esempio sono quelli di importanti realtà della Locride che ormai da anni operano con obiettivi economici e politico-culturali sul nostro territorio.

Dal dibattito confrontando le esperienze dei presenti si è arrivati a comprendere perché la Locride e la Calabria vivono oggi questa situazione di stallo. Non è per inettitudine della classe politica, né per il meridionalismo o per la storia avversa, ma ciò dipende da un chiaro e preciso progetto di precarietà. Precarietà che diventa il fine ultimo da garantire. Perché la precarietà genera dipendenza e quindi controllo delle risorse e del voto.

Oggi la nuova ‘ndrangheta ha garantiti i suoi referenti nei posti chiave dove i bisogni della gente si palesano maggiormente. Chi ha necessità di curarsi, di avere un prestito, “di stare in pace con l’attività commerciale” si ritrova a doversi sdebitare con questi referenti. Ed il modo più classico di sdebitarsi e rispondere ad un’indicazione di voto. Ma anche coloro che vengono votati dovranno poi sdebitarsi e nella maggior parte dei casi ciò equivale a garantire altri posti chiave, anche in politica. “Non basta l’azione politico-culturale per produrre cambiamento, serve costruire corridoi puliti di risposte ai bisogni della gente che non dovrà essere costretta a dir grazie a nessuno.

Servono risposte non solo simboliche. Serve la concretezza dei politici, le belle parole sono solo un esercizio estetico in cui la gente non ha più fiducia. La gente si sente inondata di parole, vuol toccare con mano”. Difficile poi credere realisticamente che chi si giova di questa situazione di precarietà – spesso una stessa persona che ricopre sia ruolo d’ imprenditore che di politico – possa concretamente impegnarsi per far sì che nel territorio si sviluppino opportunità e iniziative indipendenti dal potere.

In un periodo in cui è forte la pressione da parte dei gruppi di potere per far credere che solo svendendo il proprio voto e soprattutto la propria dignità si può ottenere un lavoro, è importante ricordarsi che ci sono alternative LIBERE a questo sistema.

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Author: Cristina

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