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Col Movimento Contaminiamo i Saperi la “Mediterranea” si apre alla città.
E’ da poco partita la seconda edizione del Progetto “Laboratori Culturali in Ateneo” (promosso dal Movimento Contaminiamo i Saperi in collaborazione con l’Università Mediterranea ed il Centro Monoriti):
corsi serali che si svolgono presso la Cittadella universitaria di Reggio Calabria (Facoltà di Architettura e Giurisprudenza, via salita
Melissari) e sono interamente gratuiti per gli studenti di qualsiasi ateneo, ma anche per laureati, professionisti, gente comune.
Un’iniziativa che sta dando grande respiro alla Mediterranea, avvicinandola ai migliori campus esteri e del nord Italia, grazie agli
sforzi di chi, come il coordinatore del Progetto (prof. Angelo Viglianisi Ferraro), crede nella possibilità di vedere l’università,
non come un “esamificio” o una struttura fredda che fornisce solo nozioni specialistiche, ma un Polo culturale a 360° gradi, in cui i
saperi si contaminano, le competenze si mischiano e tutti gli studenti possono crescere davvero umanamente e culturalmente.
L’idea, partita in via sperimentale lo scorso anno da una proposta lanciata su facebook sta riscuotendo un grande successo in questa sua seconda edizione, anche per merito del nuovo Rettore (prof. Pasquale Catanoso), da sempre particolarmente sensibile nei confronti della domanda di formazione degli studenti della “Mediterranea”.
Oltre a vari incontri tematici con i docenti dell’Università reggina, il Progetto prevede molte altre iniziative di formazione con esperti esterni, eventi aggregativi e ludico-ricreativi in Ateneo, in città e fuori dai confini regionali.
Nessuna formalità per partecipare ad uno o più laboratori (tutti gratuiti, come già evidenziato): è sufficiente presentarsi in aula e seguire il corso di proprio interesse.
L’iniziativa prevede, infine, per gli studenti più costanti e motivati anche una gita finale gratuita di tre giorni in una località calabrese
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