Arrestati due medici di base a Locri per falso e truffa allo Stato

ricettari medici

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Locri – Colpo della Guardia di finanza del Gruppo di Locri, che ieri, ha eseguito l’arresto di due medici di base accusati di falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato. Ai domiciliari sono finite due donne, nell’ambito di un’inchiesta che vede complessivamente indagate 144 persone.

L’operazione è stata eseguita in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Locri su richiesta del procuratore della Repubblica, Giuseppe Casciaro. L’inchiesta era stata avviata sulla base della denuncia di un cittadino, che ha portato alla luce un presunto meccanismo illecito legato al rilascio di certificati di malattia falsi.

Il meccanismo dei certificati falsi

Secondo quanto riportato dalla Guardia di finanza, i medici arrestati avrebbero agito in maniera “spregiudicata e disinvolta”, rilasciando numerosi certificati di malattia a favore di soggetti beneficiari, principalmente braccianti agricoli. Le attestazioni indicavano periodi di infermità anche di lunga durata, spesso come prosecuzione di precedenti certificazioni, senza che fosse effettuata alcuna visita medica.

Gli inquirenti parlano di un vero e proprio “esercizio distorto della professione medica”, che avrebbe permesso ai destinatari dei certificati falsi di beneficiare indebitamente di assenze dal lavoro e di percepire indennità di malattia dall’INPS per un importo complessivo di quasi 70 mila euro.

Coinvolgimento di altri medici

Nell’inchiesta è indagato anche un terzo medico, accusata di aver coadiuvato nell’emissione di alcuni certificati. Tuttavia, il gip ha rigettato la richiesta di arresto a suo carico, escludendo per ora misure cautelari.

Le indagini continueranno a monitorare l’intero gruppo di 144 indagati, valutando eventuali ulteriori responsabilità e cercando di ricostruire l’intera rete di certificazioni irregolari. La collaborazione tra procura della Repubblica, Guardia di finanza e INPS è stata fondamentale per accertare l’entità della truffa e garantire la legalità nel rilascio delle attestazioni sanitarie.

Reazioni e contesto

La vicenda ha suscitato preoccupazione tra i cittadini e gli operatori del settore sanitario, sottolineando la necessità di controlli più rigorosi e di meccanismi di verifica efficaci per prevenire abusi.

Il caso di Locri conferma l’impegno delle autorità nel contrastare la corruzione e le frodi legate ai servizi pubblici, con azioni che mirano a tutelare sia le casse dello Stato sia i diritti dei cittadini onesti.

Le indagini in corso potrebbero portare a ulteriori sviluppi, confermando la complessità di un’inchiesta che coinvolge numerosi soggetti e mette in luce l’importanza di trasparenza e responsabilità nella professione medica.

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Author: redazione.news