Il Festival di Altomonte a rischio per il Patto di stabilità

gianpietro-coppola

Questo post é stato letto 24710 volte!

gianpietro-coppola
gianpietro-coppola

Il noto centro turistico del cosentino, esempio di una Calabria possibile  e migliore, come tanti comuni italiani rischia  di non poter  più svolgere  in maniera adeguata le sue funzioni amministrative  per colpa dei vincoli   del Patto di stabilità  imposto dall’Europa. Ancora una volta l’assurdità di un provvedimento sbagliato e ingiusto e che in maniera scellerata gli ultimi governi italiani  hanno voluto estendere anche a circa 4200  comuni sotto i cinquemila abitanti rischia di condannarli alla paralisi.

Il Comune di Altomonte – dice il Sindaco Gianpietro Coppola – “ Pur non avendo debiti e con un bilancio sostanzialmente attivo  si trova come tanti piccoli enti  nell’impossibilità  di spendere i fondi disponibili.

Quindi non si possono neanche fare piccoli interventi di manutenzione, come tappare le buche  sulle strade,  intervenire sulle reti idriche e fognarie  e sostenere i servizi sociali necessari per la dignità  e  il sostentamento di alcune famiglie bisognose.

Quest’anno  – prosegue Coppola – è  in  forse anche  il Festival  di Altomonte, importante  volano culturale ed economico dell’intero comprensorio, ma anche una   manifestazione, che vanta  edizioni di grande successo, tanto da ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel panorama nazionale dei festival più prestigiosi.

Il progetto  per  il Festival  presentato dal nostro comune   è risultato  vincitore del bando  regionale, ottenendo 98.000,00  euro  di finanziamenti per l’anno 2013  e 100.000,00 euro per l’anno 2014.

Il comune ha inoltre già raccolto circa  80.000,00  euro  di sponsorizzazione privata, ma nonostante  queste risorse  siano già disponibili senza costi a carico  dello Stato italiano, probabilmente  non potranno essere spesi  per il Patto di stabilità. Questa è l’assurdità delle leggi imposte dell’Europa e non contrastate del Governo italiano.

Per l’immediata revisione di queste norme  e di altre quali: il rinvio  della TARES al 2014  e  la restituzione ai comuni del 70%  del tributo sugli stabilimenti industriali e delle attività produttive, di cui oggi  indebitamente  si appropria lo stato  – concludono il sindaco Coppola insieme al sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio  –  alla riunione di  domani dei sindaci  della Provincia di Cosenza  con il Prefetto Raffaele Cannizzaro, proporranno  a tutti i colleghi di   adottare semplici , ma dirompenti iniziative di protesta  che , se applicate in tutta Italia contemporaneamente  metteranno in grave difficoltà  il Governo  e il Ministero degli Interni. Un vero e proprio sciopero delle funzioni essenziali dei sindaci  e dei comuni che potrebbe paralizzare lo Stato italiano”.

Questo post é stato letto 24710 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *