Convincente prova dell’Orchestra Popolare calabrese diretta da Danilo Gatto al Parco della Biodiversità di Catanzaro

Particolare del pubblico presente

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Convincente l’esibizione dell’Orchestra Popolare Calabrese diretta dal Maestro Danilo Gatto Domenica 24 giugno 2011 presso la suggestiva cornice dell’arena Parco della Biodiversità di Catanzaro gremita di spettatori per un concerto che, sin dalle prime note, si è rivelato ben articolato nel programma, soprattutto, ottimamente eseguito da una giovane compagine che, nella gioia del far musica e nella professionalità dei componenti, ha i suoi significativi punti di forza.

Il concerto, che rientrava fra gli appuntamenti previsti dalla stagione musicale 2012 degli Amici della Musica di Catanzaro, è stato organizzato da A.M.A. Calabria nell’ambito del progetto sulla valorizzazione della musica popolare calabrese promosso dall’Assessorato Regionale alla Cultura ai sensi del Fondo Unico della Cultura Linea 3. Convinta ed immediata l’adesione all’iniziativa da parte di Wanda Ferro, Presidente dell’ Amministrazione Provinciale che ha messo a disposizione la struttura del Parco ed ha collaborato con un importante supporto logistico.

Il progetto, che ha portato alla realizzazione del concerto, intende dare stabilità e prospettive all’esperienza più interessante e qualificata finora realizzata nel campo della musica popolare calabrese, con il coinvolgimento e la partecipazione dei migliori strumentisti, provenienti da tutte le province calabresi, dei tanti gruppi di musica popolare presenti in Calabria nel campo della musica etnica, ma anche rock, rap, jazz e pop.

L’iniziativa proposta è, quindi, pensata su scala regionale ed aspira a rappresentare un modello di collaborazione fra persone e soggetti con carattere di stabilità. Prima d’iniziare il concerto il M° Francescantonio Pollice ha ringraziato gli enti patrocinatori e soprattutto Mario Caligiuri e Wanda Ferro che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. L’Orchestra Popolare Calabrese, nata come produzione originale del Festival Tarantella Power di Badolato (CZ), riarrangia brani della tradizione e del patrimonio etnico (anche recente) mescolando timbri diversi, alla ricerca di un impasto originale ma sempre riconoscibile come suono e ritmo della Calabria.

E’ questa formula si è rivelata vincente sin dai primi brani E ra Jocca i petrhatunda brano ispirato ad una filastrocca di tema fantastico, Strina di Capodanno eseguito in coro alla maniera delle strine tradizionali e Damme lu cori tarantella cantata su un alternato tra voce solista femminile e coro e con il ritornello, tratto da una melodia popolare, affidato ai brass. Dopo l’ottima esecuzione di queste composizioni si è immediatamente creato un feeling fra il pubblico e gli interpreti tipico soltanto di quelle che, nell’ambiente, sono definite le serate performativamente magiche.

Con la tarantella Setti, setti, setti di forte impatto ritmico basato su un testo enumerativo ed un’ apprezzatissima interpretazione di Antonio Critelli e Federica Santoro e il pubblico è stato completamente sedotto e più di una coppia ha utilizzato l’emiciclo dell’arena per danzare la tarantella. Dopo Passeggera, ballata dal forte impatto ritmico con due assoli di organetto sostenuti dai brass e Leva Leva antico canto di pescatori di tonno, eseguito in modo responsoriale particolarmente degni di nota i due brani dedicati a Garibaldi, il primo eseguito prima in modo lento, con una base di sola lira e basso e la voce dolcissima di Sara Saladino e l’altro dal pieno dell’orchestra, con assoli affidati alla pipita. Prepotente e coinvolgente de Lu tirannu mbelenatu con una tarantella che parla degli effetti del morso della tarantola, alternata tra solista il grandissimo Bruno Tassone  e coro e le melodie affidate alla sezione degli ottoni.

Dopo La città del sole, composizione nella quale il testo, fortemente evocativo,  è estrapolato dalla celebre opera di Tommaso Campanella intensi ed appassionati i brani dedicati alla  memoria del grande musicista calabrese Piero Cusato, Curtara, Focu meu blues e rulla rulla. Con la vecchjareddha antico canto evocativo, di tema fantastico, il pubblico ha particolarmente apprezzato le voci delle due cantanti soliste Sara Saladino e Carmen Staiano cui è seguito il bellissimo il duetto tra la tra gaita spagnola e zampogna calabrese nei Cumpagni tutti dui.

Il concerto si è avviato alla sua parte finale dedica alcuni omaggi a grandi protagonisti della canzone italiana: Vendemmia giorno e notte, Nun te reggae più e Calabrisello Song. In questi ultimi pezzi tutta l’orchestra guidata da uno straordinario Danilo Gatto al tempo stesso conduttore ed esecutore, ha dato il meglio di se concludendo un concerto che non è stato solo una grande evento artistico ma anche una vera e propria festa popolare di musica.

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Author: Cristina

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