Chiuso in bellezza il Lamezia Jazz 2013

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Si è conclusa positivamente la stagione concertistica Lamezia Jazz XI edizione 2013, e possiamo affermare che, per la nostra città, è stata un’esperienza  estremamente significativa; una poderosa front-line formata dal sassofonista tenore Seamus Blake e dal trombettista Alex Sipiagin accompagnata da una ritmica eccezionale che vende al piano David Kikoski, al contrabbasso Boris Kozlov e alla batteria Donald Edwards. Una formazione ispirata dalle atmosfere dei celebri quintetti di Art Blakey e Miles Davis degli anni ’60 che sono state reinterpretate alla luce di una sonorità del tutto personale, questo straordinario evento ha chiuso il sipario della XI edizione del Lamezia Jazz.

L’iniziativa, evento  straordinario, ha portato con sé un’enorme forza attrattiva, se solo si vada a  valutare e sottolineare  il fatto che in  ogni vero inizio si nasconde la possibilità del cambiamento, o meglio, del radicale bisogno di rinnovarsi.

Il pubblico, con il suo peso critico e storico,  ha voluto premiare questa nostra avventura partecipando, sempre numeroso, ai concerti,  dandoci così una ragione in più per continuare nel nostro cammino, nella speranza che in futuro vengano modificati quei programmi musicali ripetitivi, con interpreti prevedibili e repertori limitati; programmi che in questi ultimi tempi hanno portato a far prevalere le solite e tristi logiche di gestione della cultura musicale, fondate sul potere “eccessivo” di certe organizzazioni di concerti, e costruite nel tempo sul deprimente concetto del baratto culturale.

Questo non vuole essere un atteggiamento critico, ma un’ analisi onesta  dello stato delle cose, così come si presentano nella realtà.

Purtroppo ci accorciamo di essere circondati soltanto da una mediocrità ordinaria, che produce  stagioni concertistiche che si assomigliano ogni anno, o che sono simili   a quelle del vi­cino di campanile o di provin­cia, se­condo una sorta di aurea e tranquillizzante miscela di artisti e di musiche che fanno la felicità di un pubblico pigro, che oramai si è stancato persino di presenziare.

Si potrebbe quindi arguire che la causa di tutto ciò sarebbe da ricondurre alla paura o alla pigrizia, oltre che all’indifferenza di chi dovrebbe garantire il rinnovamento, e lavorare per una sempre  migliore e più nutrita partecipazione dei cittadini verso la cultura, dal momento che si gestisce denaro pubblico, e che invece continua a lavorare per tenere in vita, come un  accanimento terapeu­tico, un  vecchio  e logorato sistema artistico- culturale.

Differentemente, il Jazz ha rappresentato, e può ancora rappresentare per Lamezia, una grande occasione, una nuova opportunità per recuperare quello spazio culturale ed artistico che in passato non ha avuto le adeguate considerazioni e la necessaria continuità.

Ma un  risveglio culturale e musicale nella nostra città è possibile solo se il pensiero si fa azione, slancio pratico e realizzativo, soprattutto mediante un coinvolgimento attivo ed una collaborazione organica tra gli operatori del settore, gli amministratori e le forze politiche.

Infatti le idee acquisiscono un vero significato soltanto quando riescono a materializzarsi, ad attuarsi; resterebbero altrimenti nel limbo dei buoni propositi, delle promesse e dei programmi non realizzati.

Vi è da sottolineare che  la stagione  concertistica Lamezia Jazz XI edizione 2013 ha raggiunto nei 4 eventi realizzati 600 presenze una cifra numerica che per il jazz e la Cultura di nicchia sembra una cifra rilevante, i proventi della vendita dei biglietti è stata incassata dal Comune di Lamezia Terme Ente organizzatore della manifestazione.

L’Associazione Musicale Bequadro per Lamezia Jazz, insieme all’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, da anni ha accettato questa sfida : trasformare il seme di un’idea, in una consistente ed articolata programmazione concertistica di Musica Jazz, maturata e sviluppata positivamente  grazie all’impegno serio ed onesto di quanti, ognuno nel proprio settore, vi hanno partecipato.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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