Catanzaro, Polo di Centro sulle liberalizzazioni

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In questi giorni, da destra e da sinistra, si sente un gran parlare delle aziende pubbliche e delle società partecipate. Tutti sembrano ignorare che è in vigore la Legge di stabilità per l’anno 2012, approvata dal Parlamento il 12 novembre 201, all’art. 9 – Liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, prevede che i Comuni entro il prossimo 31 dicembre, pena il commissariamento, devono realizzare un sistema liberalizzato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, attraverso la piena concorrenza nel mercato e di perseguire gli obiettivi di liberalizzazione e privatizzazione dei medesimi servizi.

In parole povere il nuovo sindaco, come già stanno facendo i suoi colleghi di altre città italiane, la prima cosa che dovrà fare nei primi due mesi, è quella di predisporre i bandi per l’individuazione dei soggetti privati a cui affidare i servizi. Di cosa si sta parlano quindi?

Fantomatici urbanisti ed esperti in mobilità e trasporti si affannano a parlare di hub, nodi di interscambio, ecc, invece l’unica cosa sulla quale si può incidere, alla luce delle stringenti limitazioni imposte dalla legge, è il contratto di servizio che il Comune dovrà stipulare con i nuovi concessionari. Perciò perché buttare tante parole al vento, invece di rivendicare i rimborsi chilometrici, previsti con una deliberazione della Giunta regionale ad oggi mai finanziata?

Ci attendavamo proposte più serie, ma nulla. Il costo del carburante è alle stelle, e le famiglie sono costrette anche a razionalizzare l’uso della propria autovettura, quindi bisogna pensare a collegamenti con le aree più povere della città, che siano una vera alternativa all’uso dei mezzi privati. Introducendo ticket agevolati per gli anziani sempre più penalizzati, per le famiglie numerose o che vivono in aree lontane e svantaggiate, per consentire loro di raggiungere agevolmente il posto di lavoro, la scuola, gli asili e gli ospedali ed altri servizi pubblici ad un costo accessibile.

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Author: Cristina

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