Catanzaro, al via “Segreti passaggi Catanzaro sotterranea”

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L’appuntamento voluto da #lacalabriacherema in programma il prossimo 20 aprile alle ore 18,00 presso la sede di via degli Angioini vedrà la proiezione del documentario diretto dal dottore Giuseppe Racchetta dal titolo “Segreti passaggi Catanzaro sotterranea”.

Il programma della giornata prevede insieme alla proiezione un incontro con l’autore del documentario e a seguire il dibattito al quale potranno prendere parte tutti i presenti. Un’occasione valida per raccontare una terra e insieme una storia dimenticata e oscurata. “Segreti passaggi Catanzaro sotterranea”, come i più l’hanno definito, arriva  a  colmare  una  lacuna  storica offrendo  un’opportunità  di conoscenza e rilettura della storia di un borgo che fin dalle sue origini è stato
centro di potere politico, militare e amministrativo.

Secondo la tradizione, infatti, il sottosuolo della città vecchia nasconderebbe un intricato percorso di cunicoli e gallerie le cui origini sarebbero da individuare nelle diverse fasi di vita della storia cittadina. Sposando in pieno la missione dell’associazione fondata da Daniele Rossi, il documentario apre uno squarcio su un argomento trascurato ponendosi come strumento di risveglio di una coscienza storica della collettività. #lacalabriacherema propone, dunque, una nuova azione sul territorio calabrese, volta a ritrovare luoghi dimenticati, e lo fa con una nuova iniziativa chiamata “alla scoperta dei tesori nascosti” che avrà inizio proprio mercoledì 20 aprile presso la propria sede.

Oltre ad un sistema di canalizzazione dell’acqua, infatti, il sottosuolo catanzarese occulterebbe uno dei primi passaggi segreti della città, e la nuova chiave di lettura del significato del monumento più significativo della città – Il Cavatore. Il documentario ha già riscosso molti consensi fra gli addetti ai lavori. Il compianto maestro Vittorio De Seta ha definito il lavoro del dottore Racchetta “un film che costituisce uno straordinario strumento di conoscenza e di risveglio per la coscienza storica di una collettività”.

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