Allo Scoglio l’impegno per i bambini di Gaza

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Quasi un migliaio di persone, fra catechisti e accompagnatori hanno partecipato, domenica scorsa, presso il santuario della Vergine Santissima Immacolata, Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo, oltre mezzo secolo fa, alla celebrazione eucaristica e alla cerimonia, presieduta dal vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, monsignor Francesco Oliva, per il conferimento del mandato catechistico. Quella dei catechisti è un’istituzione ufficiale e in questa epoca contemporanea, come ha ricordato il pastore diocesano, è stato proprio istituito il ministero laicale del catechista, che verrà amministrato, ad alcuni catechisti che dovranno avere delle caratteristiche specifiche. Quello del catechista è, infatti, un servizio di fede e di evangelizzazione riconosciuto dalla Chiesa Cattolica. Come ha espresso il vescovo Oliva, la sua importanza risiede nel riconoscimento e nella formalizzazione di un servizio fondamentale per la Chiesa, con l’obiettivo di trasmettere la fede in un contesto sociale in evoluzione e di rispondere alla crescente necessità di evangelizzazione. Il successore degli apostoli, nella propria omelia, ha esordito evidenziando l’importanza del santuario dello Scoglio e del ministero di ascolto portato avanti da Fratel Cosimo al punto da avere ricevuto il massimo riconoscimento della Chiesa, a firma di papa Francesco. Al ministero del catechista, sono chiamati a svolgerlo uomini e donne i quali, con la loro dedizione e impegno, rendono evidente la bellezza della trasmissione della fede. La ministerialità del servizio catechistico, espressa dal Mandato che il vescovo conferisce ai catechisti, apre al riconoscimento di una grazia particolare, la quale sostiene il loro servizio. Il Mandato esprime dunque l’appartenenza responsabile del catechista alla propria comunità diocesana, perché manifesta la sua corresponsabilità nella missione di annunciare il Vangelo e di educare e accompagnare nella fede. Accogliere con gioia la nascita del ministero laicale di catechista, significa esprimere la consapevolezza che il catechista non è chiamato solo a svolgere un compito ma a rispondere a una precisa chiamata; inoltre, spinge a riconoscere la responsabilità formativa che ne consegue per divenire sempre più efficaci strumenti del Vangelo. Al termine è stata distribuita la preghiera del catechista, scritta da don Tonino Bello. Le offerte spontanee dei fedeli, raccolte nel santuario durante la santa Messa sono state destinate alla missione cattolica di Gaza, a favore dei bambini e degli altri cittadini palestinesi colpiti dalla guerra.

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Author: Ntacalabria Redazione J