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Ballu du Camiddu (o “Ballu du Camiddhu”, “U Camiddu”, “Camejuzzu i focu”), é una delle più suggestive tradizioni folcloristiche della Calabria, particolarmente nei borghi grecanici (zona dell’Aspromonte e dintorni).
Il “Camiddu” — che cos’è
Nome / varianti: si trova chiamato “Camiddu”, “Camiddhu”, “Camiuzzu i focu”, “U Camiddu”, “Ballu du Camiddu”, “Ballu du Camiddhu”. In dialetto greco-calabrese anche “sceccu/focu” per la versione con asino.
Si tratta di una struttura leggera fatta generalmente con canne o bambù, rivestita con materiali combustibili (cartapesta, carta, stoffa), e decorata con petardi, fuochi d’artificio. Talvolta la forma è originariamente un cammello, in altre versioni trasformata in asino (“sceccu”) in certe località.
Chi lo porta si muove dentro la struttura c’è una persona (o più) che la porta e la fa “ballare” – ossia muovere al ritmo della musica popolare (tarantella, tamburi, banda) per le vie e poi in piazza.
Inoltre, durante il ballo vengono accesi petardi da varie parti del corpo del Camiddu; la parte finale dello spettacolo è molto suggestiva: la “coda” o la “girandola” finale esplode con fuoco/petardi, spesso vorticosamente, segnando il culmine.
Quando e dove
Si celebra in vari paesi della Calabria, soprattutto nei borghi grecanici della provincia di Reggio Calabria. Bova è uno dei centri più noti dove si svolge ogni anno, il 16 agosto.
In altri luoghi si associa alla festa patronale o ad altre ricorrenze estive, sagre, ricorrenze religiose locali.
Significato, origini e simbolismo
Il Camiddu simboleggia l’invasore o l’occupante, spesso identificato con i Turchi o i Saraceni che nel passato avrebbero fatto incursioni e dominazioni. La “morte” del Camiddu, ossia la distruzione tramite fuochi/petardi, è allegoria della liberazione dalla dominazione.
Nel contesto di Bova, la danza del Camiddu rappresenta anche protezione, prosperità, e augurio per la comunità.
Il rito ha anche funzione di memoria collettiva, identità culturale; è qualcosa che unisce generazioni: anziani che tramandano la costruzione, i giovani che partecipano nel portarlo e animarlo, i bambini che assistono.
Aspetti tecnici / di spettacolo
La costruzione: canne, zolle o materiali naturali per l’impalcatura, spesso carta pesta o materiali che permettono la decorazione e l’effetto combustione/petardi.
Per quanto riguarda la sicurezza, in alcune versioni moderne si usano materiali parzialmente ignifughi per evitare pericoli troppo grandi per chi porta la struttura. Fondamentale il ruolo ricoperto dalla musica popolare come tamburi, banda, strumenti tradizionali locali. Il ritmo accompagna la danza, gradualmente accelera, fino all’apice dello spettacolo pirotecnico.
Criticità, varianti
In alcune versioni, il Camiddu è diventato “Sciccareddu” o “Ciucciu” se assume la forma dell’asino, soprattutto dove la trasformazione del simbolo è avvenuta nel tempo.
Le origini precise non sono sempre ben documentate, parte del simbolismo (Turchi / Saraceni) può avere una componente leggendaria e popolare più che storica, e ogni paese ha la sua versione, con vari adattamenti locali.
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