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Un fronte comune per salvare gli agrumi calabresi
Reggio Calabria, 5 dicembre 2025 – Produttori, industria e organizzazioni agricole insieme. Per la prima volta, tutti gli attori del settore agrumicolo reggino si sono seduti allo stesso tavolo. L’obiettivo? Difendere il prodotto locale e ristabilire equilibrio nella filiera.
L’incontro si è svolto ieri presso la Camera di Commercio. Hanno partecipato Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, le Organizzazioni di Produttori e Confindustria. Presenti anche i rappresentanti dell’industria di trasformazione.
Il problema: troppo prodotto estero
Il mercato degli agrumi calabresi è in difficoltà. La causa principale? L’invasione di prodotto estero a basso costo. In particolare, preoccupa la presenza massiccia di succo concentrato di agrumi importato.
Questi prodotti, infatti, costano meno. Tuttavia, non garantiscono la stessa qualità degli agrumi reggini. La differenza è netta: sapore superiore, proprietà benefiche uniche e sicurezza alimentare garantita.
Nonostante ciò, il mercato non riconosce questo valore. I prezzi pagati ai produttori non coprono i costi reali. Risultato? Molte aziende agricole rischiano di chiudere.
La strategia: qualità e trasparenza
Durante l’incontro sono emerse tre priorità chiare.
Prima priorità: contratti trasparenti e accordi commerciali equi. I produttori devono ricevere prezzi giusti. Solo così le aziende possono sopravvivere. Inoltre, questi accordi devono favorire l’economia locale e creare posti di lavoro.
Seconda priorità: certificare la qualità. Gli agrumi calabresi devono distinguersi chiaramente sul mercato. Per questo servono sistemi di certificazione più forti. Il consumatore deve riconoscere immediatamente il prodotto locale.
Terza priorità: nuove strategie di vendita. Bisogna integrare meglio i canali distributivi. Serve anche contrastare la concorrenza sleale dei prodotti esteri.
Parla il presidente Tramontana
“Solo lavorando insieme possiamo farcela”, ha dichiarato Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio. “La collaborazione tra produttori e industria è fondamentale. Dobbiamo difendere il valore del nostro prodotto. E garantire giusti guadagni a chi lavora la terra.”
Le parole di Tramontana sottolineano un concetto chiave: l’unità fa la forza. Senza coesione, infatti, ogni tentativo di rilancio rischia di fallire.
Un tavolo permanente per monitorare i risultati
L’incontro si è concluso con una decisione importante. Nasce un tavolo tecnico permanente. Sarà composto da rappresentanti di tutta la filiera.
Il compito? Monitorare l’applicazione delle strategie concordate. Definire i prossimi passi operativi. Verificare che gli impegni vengano rispettati.
Questo strumento garantisce continuità. Non si tratta di promesse vuote. C’è un meccanismo di controllo concreto.
L’obiettivo: eccellenza riconosciuta
La visione è ambiziosa ma chiara. Trasformare gli agrumi reggini in un modello di eccellenza. Un prodotto sostenibile, tracciabile e di qualità superiore. Capace di conquistare mercati nazionali e internazionali.
Per riuscirci serve disciplina. Serve mantenere l’unità dimostrata ieri. E serve comunicare efficacemente il valore al consumatore finale.
Le sfide da superare
Naturalmente, il percorso non sarà semplice. La concorrenza estera continuerà a essere agguerrita. I costi di produzione calabresi rimarranno più alti.
Tuttavia, la differenziazione qualitativa può fare la differenza. Se il consumatore capisce il valore, è disposto a pagare di più. La sfida è proprio questa: far percepire la differenza.
Un’altra difficoltà riguarda la distribuzione del valore. Garantire margini equi a tutti gli anelli della filiera richiede compromessi. Ma è l’unica strada per mantenere la coesione.
L’incontro di ieri segna una svolta. Per la prima volta, l’intero comparto agrumicolo reggino parla con una voce sola. Questo è già un risultato significativo.
Ora serve passare dalle parole ai fatti. Il tavolo tecnico permanente sarà decisivo. Dovrà tradurre le strategie in azioni concrete. E verificare che producano risultati misurabili.
Il territorio calabrese ha tutte le carte per vincere questa sfida. Gli agrumi reggini sono un’eccellenza riconosciuta. Ora bisogna farla valere sul mercato.
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