Zes, Nucera: “Chiediamo cabina di regia in attesa del premier Renzi in Calabria”

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Di pochi mesi fa la proposta di legge sulle zone Zes. Un’occasione da non farsi sfuggire soprattutto per il porto di Gioia Tauro che può e deve rappresentare un fiore all’occhiello dell’economia nonché zona strategica non solo per la Calabria ma per tutto il Mezzogiorno. Di cosa si tratta? La zona Zes è una zona economica speciale che può stimolare un rapido sviluppo economico grazie alle speciali agevolazioni fiscali per le imprese.

Una ZES, interamente finanziata con i fondi della Regione,  è una zona all’interno di una nazione in cui vengono adottate specifiche leggi finanziarie ed economiche con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri. Tra le diverse agevolazioni e semplificazioni: l’esenzione dall’IMU e dalla TARSU per 5 anni per gli immobili posseduti e utilizzati per l’esercizio delle nuove attività economiche dalle imprese; l’esenzione dall’IRAP per i primi 5 periodi di imposta; incentivi per gli investimenti iniziali; agevolazioni doganali; deroghe alla regolamentazione e utilizzo di terreni con canone ridotto.

All’interno di queste zone le tasse vengono ridotte o azzerate per attrarre soprattutto investimenti diretti esteri a medio e a lungo termine e quindi non di carattere speculativo. Un’opportunità importate soprattutto per un territorio in ritardo in termini di sviluppo economico e sociale, privo di grandi industrie, che sta vivendo una profonda recessione economica e in cui i dati della disoccupazione secondo gli ultimi dati Istat sono allarmanti (si pensi poi ai 300 lavoratori del porto di Gioia Tauro in cassa integrazione).

Il Governo, la Regione e tutti gli Enti locali non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa opportunità per rilanciare un’economia ferma e dovrebbe mantenere alta l’attenzione su questo punto. Si chiede pertanto lo sblocco dell’iter sulla Zes di Gioia Tauro e l’istituzione di una legge nazionale che ne preveda la costituzione. A un patto però. Che si istituisca appunto una cabina di regia che affronti in maniera responsabile il problema della Zona Economica Speciale del porto, affinché l’istituzione della Zes si possa declinare in concrete possibilità di sviluppo, possa rendere il porto di Gioia Tauro maggiormente competitivo anche con la costituzione di un retro porto, di strutture di viabilità, collegamenti veloci ed efficienti, ed evitare che da occasione di sviluppo si trasformi nell’ennesimo regalo alla criminalità organizzata.

Questo quanto chiediamo in attesa del premier Matteo Renzi al porto di Gioia Tauro previsto per il prossimo sabato.

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