Presentato documento programmatico di Assobalneari Calabria per il rilancio del settore

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Partendo dalla Direttiva Bolkestein, che rimane il problema principale per la categoria relativo alla messa a “bando delle concessioni demaniali marittime” che attende ancora una soluzione,  arrivando ad evidenziare e rappresentare le tante problematiche che ruotano attorno al comparto, depurazione erosione costiera, inquinamento , pianificazione urbanistica dei litorali  e di altre tematiche.  Queste le questioni che compromettono sempre in crescendo il miglioramento dei servizi da poter offrire all’utenza nella  gestione della  spiaggia  da parte delle  azienda.

Le imprese turistiche aderenti ad Assobalneari Calabria che aderisce al sistema nazionale di Federbalneari-Confimprese Italia hanno trasmesso o consegnato a tutte le forze politiche il proprio documento programmatico sul rilancio del Turismo balneare nella ns. Regione.

Nella redazione del documento – nato anche da una stretta concertazione con il sistema Federale  Nazionale- hanno partecipato ai lavori esperti del settore turistico nei vari ambiti tra professionisti, tecnici e legali, afferma  il Presidente Regionale di Assobalneari Vito Marra  –  e sono stati illustrati dapprima i problemi legati alla Bolkestein ed alle   “aste delle concessioni” , la cui recente proroga che ha portato dal 2015 al 2020, non produce alcun sostanziale risultato di miglioramento delle condizioni e neppure un definitivo sviluppo del settore, delle imprese e dell’occupazione. “Un rinvio di qualche anno del problema che sta dimostrandosi una vera catastrofe non basterebbe agli imprenditori turistici per effettuare neppure adeguati e necessari investimenti – secondo il Presidente Vito MARRA – rispetto ai 30 anni richiesti in precedenza dai relatori al provvedimento presso la Commissione di Bilancio del Senato”. Per questo, oggi più che mai chiediamo con estrema urgenza alla politica di riprendere in mano al più presto la questione per contrastare il parere della Commissione Europea, contraria alla “proroga” e a favore di “un’asta pubblica”.

La specificità delle attività turistiche-balneari italiane, deve essere rivendicata con più forza. Chi negli anni, anche ultimi, ha investito risorse, creato infrastrutture e riqualificato i litorali non può essere penalizzato da norme che contrastano in pieno con lo spirito imprenditoriale e di servizio delle attività stesse. Le istanze degli imprenditori turistico-balneari in funzione delle richieste di Bruxelles: far partire le procedure di evidenza pubblica fin da subito solo per le aree non in concessione,  e di valorizzare, invece, il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di investire e restare competitive, con dei piani da completare entro il 2015.

Per questo proseguono le proteste da parte degli imprenditori che, solo nella ns Regione , conta circa 3mila imprese e 20mila addetti diretti. Oltre la Bolkestein, continua il Presidente Marra,  siamo alle prese con i tanti annosi problemi che rendono sempre più difficoltoso il proseguimento delle proprie attività nelle spiagge (erosione e inquinamento costiero, depurazione terrificante, inadempimento legislativo per la  mancata redazione dei Piani Comunali delle Spiagge,    snellimento dei procedimenti burocratici, aumento del contenzioso e così via .  Insomma, una serie di questioni alle quali la politica regionale e nazionale deve dare risposte senza procedere assolutamente ad ulteriori rinvii, ora più che mai necessita una attenta ma veloce programmazione del settore, una nuova politica del “fare Turismo” fondata su una stretta sinergia e concertazione tra la parte politica, le varie Amministrazioni interessate e la Categoria imprenditoriale, un “gioco di squadra” ,come da anni continuiamo a ribadire, dichiara  Marra di Assobalneari Calabria, una vera e propria “cabina di regia” con tutti i soggetti coinvolti con obiettivo comune il “ Rilancio del Turismo”.

Il Presidente Vito Marra chiede alla politica un significativo impegno in sede parlamentare per affrontare le questioni che gravitano negativamente sulla categoria. A cominciare dalla direttiva Bolkestein che va affrontata in sede nazionale ed internazionale, questa volta con una azione più incisiva e comunque definitiva ,  anche in relazione ai documenti programmatici  che stiamo ricevendo da tutte le forze politiche,di cui ne siamo grati, riguardo la vicinanza, il sostegno  e l’interessamento ai problemi dell’intera categoria imprenditoriale turistica ,riconoscendo finalmente il ruolo fondamentale delle  Associazioni turistiche del settore  e il valore dell’offerta dei servizi che le imprese stanno garantendo tra mille difficoltà, ad un utenza divenuta sempre più esigente ed internazionale, sottolineando che la questione riguarda tutti gli operatori dei settori legati alle concessioni demaniali e non solo i balneari. Si ritiene  che l’unica sede dove discuterne in maniera seria e definitiva è l’Unione Europea, con chiari ma comuni obiettivi da risolvere:  diritto di insistenza a favore del concessionario e durata contrattuale sostanzialmente a tempo indeterminato. Solo in questo modo si potrà ridare serenità agli operatori del settore, dell’indotto puntando assolutamente ad un incremento occupazionale nel comparto già duramente colpito dal difficilissimo momento economico, favorendo anche la ripresa degli investimenti ormai fermi da tempo.

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Author: Cristina

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