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L’Osservatorio ha lanciato la campagna di sensibilizzazione dei cittadini e degli enti sul problema dell’inquinamento del mare e delle fiumare della fascia jonica.
Monitorare costantemente l’ambiente in cui viviamo è un compito prioritario delle istituzioni preposte ma è anche tra gli scopi statutari delle tante associazioni che aderiscono all’Osservatorio;
“Non siamo convinti che sia stato fatto e si faccia tutto quello che è possibile per tutelare ciò che ci circonda e che ci consente di vivere al meglio, ecco il motivo per cui ci rivolgiamo ai cittadini perché sostengano un progetto di salvaguardia che consenta di attrarre anche turisti ma, soprattutto, consenta agli abitanti di vivere pienamente senza paure che determinano un’involuzione sociale con conseguente ulteriore degrado. Facciamo la nostra parte e denunciamo se gli altri non svolgono appieno i propri compiti di salvaguardia ambientale. Su questo progetto abbiamo voluto coinvolgere anche la C.N.A. Balneatori Calabria perché con i dati Arpacal 2016 vi sono ancora 8.779 punti della provincia dove la presenza di Enterococchi intestinali e di Escherichia coli risultano oltre i parametri consentiti per le acque di balneazione e quindi anche gli operatori hanno interesse perché si intervenga energicamente. Inoltre abbiamo chiesto la possibilità di accesso ai depuratori di Siderno, Ardore, Marina di Gioiosa Ionica e Monasterace e la chiederemo per Riace e Bianco per poter effettuare i prelievi per le analisi delle acque in uscita dagli impianti di depurazione, i cui referti verranno inseriti in un portale creato ad hoc.
Sostenere la campagna è un diritto/dovere di ogni cittadino.”
Arturo Rocca
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