Gianpaolo Catanzariti: “Scopelliti e la conversione al garantismo”

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Prendiamo atto con soddisfazione, per come riferito al TG Parlamento, della conversione del Presidente Scopelliti sulla via del garantismo anche se essa avviene solo dopo lo scioglimento per mafia dell’amministrazione  comunale di Reggio Calabria.

Più volte abbiamo sollecitato una riflessione sul tema specie nella nostra regione afflitta da un terribile cancro criminale a cui si aggiunge un ulteriore male quello della generalizzata ed a volte opportunistica criminalizzazione.

Spesso siamo stati costretti, come unica “voce che grida nel deserto”, a segnalare come i codici etici, le targhette “antimafia”, le liste che si intendevano portare in Prefettura per un preliminare vaglio o lo sbandierato esame delle risultanze del casellario giudiziale costituiscano specchietti per le allodole utili a rabbonire l’opinione pubblica oppure a ripulire la cattiva coscienza della politica.

Così come la nostra voce non si è unita al coro dei numerosi cicisbei che, da destra a sinistra, prontamente si levava ogni qual volta un comune calabrese, per quanto piccolo ed insignificante elettoralmente, subiva la frettolosa ed a volte inutile misura dello scioglimento antimafia.

Anche per Reggio Calabria avevamo richiesto misure specifiche di rimozione di eventuali infiltrazioni e non certo generalizzati scioglimenti e ciò non tanto per una aprioristica esclusione della città metropolitana dall’applicazione di una legge che non ammette deroghe bensì perché consapevoli che, senza una seria azione di bonifica socio-economica del territorio e di stimolo alla partecipazione attiva e responsabile dei cittadini, ogni casa comunale, al di là delle targhette del consigliere Magarò, rischia di essere invasa e condizionata dalle incrostazioni del malaffare.

Tutto ciò denota come forse anche per la Calabria, così come per l’intero Paese, sia giunto il momento della rottura e del superamento di vecchi schemi culturali e politici che mirano alla conservazione dello status quo e su cui noi riformisti intendiamo aprire una seria e franca discussione.

                                   avv. Gianpaolo Catanzariti

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Author: Cristina

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