Gerace (RC), il 24 agosto presentazione del libro “La Giustizia è una cosa seria”

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Nicola Gratteri
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La giustizia è una cosa seria. Si tratta di un dato di fatto o, piuttosto, di un’esortazione?

Il numero incalcolabile di interventi sul tema della giustizia da parte di persone – troppo spesso – non dotate della competenza necessaria ad occuparsene e – davvero troppo spesso – aventi come obbiettivo fini puramente propagandistici (…cari soprattutto ad una certa “politica”), fa pendere l’ago della bilancia dalla parte dell’esortazione.

A pronunciarla, con la consueta forza, è Nicola Gratteri, una persona che, invece, di giustizia ne sa e ne capisce. Dalle pagine di “La giustizia è una cosa seria” (Mondadori, 2011), dal serrato colloquio con Antonio Nicaso – giornalista e storico delle organizzazioni criminali tra i massimi esperti di ‘ndrangheta al mondo – emergono la volontà, la necessità, di fare chiarezza: per fare una seria e credibile riflessione sulla giustizia occorre prima di tutto spiegare al comune cittadino, che non può intervenire nel dibattito mediatico ma può solamente ascoltarlo per costruirsi un’opinione, come funziona il sistema giudiziario italiano, sottolineando cosa funzioni e cosa invece non funzioni affatto.

È una panoramica puntuale, e spietatamente onesta, sullo stato del sistema giustizia in Italia, tratteggiata da un uomo da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.

La giustizia, oltre che essere una cosa seria, è anche un prisma dalle tante facce, tante quanti i temi toccati dal colloquio tra Gratteri e Nicaso, fornendo una serie di precise linee guida. In avvio di conversazione si va dal processo breve (no a «scelte costituzionali mirate che consentano alla politica di controllare il giudice, ma neanche leggi che possano ostacolare il sistema giudiziario nella persecuzione dei reati»), alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie («che ricalcano ancora lo schema ottocentesco»), dall’improcrastinabile completa informatizzazione dell’attività giudiziaria alla separazione delle carriere (sì all’unicità della carriera: «costituisce una maggiore garanzia di agganciamento del pubblico ministero a una cultura giurisdizionale»), dalla depenalizzazione dei reati minori (con il processo penale riservato alle «questioni di maggiore allarme sociale», all’irrinunciabilità ed ai costi delle intercettazioni

Di questo converseranno – mercoledì 24 agosto alle 21 in Piazza delle Tre Chiese a Gerace, accolti dal saluto del Sindaco Giuseppe VaracalliNicola Gratteri e Vittorio Zucconi, autore della prefazione a “La giustizia è una cosa seria”, direttore di Radio Capital e di repubblica.it, oltre che corrispondente da Washington per la Repubblica.

Sarà l’occasione per Gratteri di parlare davanti ai propri concittadini, direttamente a loro. Sarà l’occasione per fargli sentire l’affetto e l’orgoglio per il “compaesano” coraggioso, e la riconoscenza per il lavoro svolto. Sarà l’occasione per capire qualcosa in più sulla giustizia e la sua necessaria ed urgente riforma… ch’è una cosa seria!

Nicola Gratteri (Gerace, 1958). Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, è uno dei magistrati più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta e vive sotto scorta dall’aprile del 1989. Ha coordinato importanti indagini sulla criminalità organizzata (tra queste quella relativa alla strage di Duisburg) e sulle rotte internazionali del narcotraffico.
Con Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti di ’ndrangheta nel mondo, ha scritto Fratelli di sangue (Pellegrini, 2006), La malapianta (Mondadori, 2010), La giustizia è una cosa seria (Mondadori, 2011).

Vittorio Zucconi (Bastiglia, provincia di Modena, 1944). È attualmente direttore del quotidiano online repubblica.it e di Radio Capital. Su quest’ultima cura una rubrica quotidiana di filo diretto con gli ascoltatori insieme ad Edoardo Buffoni, e la trasmissione del preserale TG Zero. Cura inoltre una rubrica sul settimanale D – la Repubblica delle Donne.

Dal 2007 tiene corsi estivi di storia italiana contemporanea e di giornalismo per post laureati al Middlebury College (Vermont, USA). Insieme con il padre, il giornalista Guglielmo Zucconi (direttore de La Domenica del Corriere e de Il Giorno), ha scritto il libro La scommessa (Rizzoli, 1993). Tra la ventina di libri di cui è autore, l’antologia per ragazzi Stranieri come noi (Einaudi Scuola, 1993) è stata adottata come testo di lettura per le Scuole Medie.

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Author: Cristina

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