Fabrizio Falvo (FLI) su facoltà di Medicina a Cosenza

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Ormai da un paio di settimane tiene banco la polemica sulla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso dell’Università Magna Grecia di Catanzaro contro l’istituzione dei corsi delle professioni sanitarie da realizzare a Cosenza in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma.

Non siamo intervenuti prima sulla vicenda per capire, effettivamente, le posizioni dei politici calabresi e non possiamo che rimanere sbalorditi. Rimaniamo sorpresi dalle dichiarazioni di alcuni esponenti politici poiché non riusciamo a capire le motivazioni delle loro posizioni, se non per meri campanilismi che non fanno bene né alla città di Catanzaro né alla Calabria stessa.

Siamo sempre stati favorevoli alla creazione di una facoltà di Medicina a Cosenza, tanto da far deliberare il Consiglio comunale di Cosenza, su richiesta di Alleanza Nazionale quando ricoprivo l’incarico di capogruppo durante la scorsa consiliatura, l’ubicazione del nuovo Ospedale in prossimità del Centro storico approvando l’idea della facoltà di Medicina all’Unical, da affiancare al plesso ospedaliero.

La costituzione di una facoltà di Medicina, o comunque di alcuni corsi, non comporterebbe nessuno svantaggio alla città di Catanzaro, considerando che molti degli  aspiranti medici calabresi sono costretti a studiare fuori sede per il numero limitato di posti presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, visto che è l’unica Università calabrese ad avere una facoltà di Medicina.

Anzi il vantaggio sarebbe tutto calabrese, perché si formerebbe un numero più elevato di professionisti calabresi rispetto a quanti se ne formano attualmente, per non parlare di vantaggi in termini di ricerca. Il nostro stupore consiste anche nel  fatto che molti politici calabresi hanno la memoria corta in merito all’istituzione dell’Università della Calabria. E’ inutile ricordare che, all’indomani della costituzione delle Regioni si è aperta la disputa su quale città dovesse ricoprire il ruolo di Capoluogo di Regione e si stabilì, in breve, che a Reggio Calabria spettasse la sede del Consiglio regionale, a Catanzaro il ruolo di Capoluogo di Regione e a Cosenza la sede delle Università, infatti l’Università di Arcavacata prende il nome di “Università della Calabria”.

Di conseguenza se si vuole rimettere in discussione il ruolo di Cosenza, opponendosi alla costituzione di una facoltà di Medicina, o più semplicemente alla costituzione di alcuni corsi in collaborazione con “La Sapienza”, allora, considerando le modifiche apportate dalla spending review, con la rimodulazione delle Province, bisogna rimettere in gioco tutto, anche il ruolo di Capoluogo di Regione.

Avv. Fabrizio Falvo

Coordinatore provinciale FLI

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Author: Cristina

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