Ennesimo disservizio di “TreniTaglia”, il giallo sul Freccia Argento Roma- RC

freccia argento

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Riceviamo e pubblichiamo:

Ore 17.30 partenza da Roma Termini, direzione Reggio Calabria sul comodissimo treno Freccia Argento, costo del biglietto pari a quello aereo. Il viaggio prosegue nella tranquillità fino a Salerno.

All’improvviso il treno si ferma, senza brusche frenate, senza alcun rumore, come se avesse dovuto dare la precedenza ad un altro treno magari davanti al rosso di un semaforo. Sembrava tutto nella “norma”. Dopo 20 minuti cominciamo a chiedere cosa fosse successo.

Il personale di Trenitalia disponibile ma evasivo, non sapeva cosa rispondere. Trascorsi 40 minuti, prima della stazione di Pontecagnano vicino a Battipaglia, richiediamo, ed il personale risponde:” non sappiamo, forse un blocco di cemento o addirittura una persona finita sotto il treno, avvistata un’ombra all’orizzonte … o magari chissà quale mistero oscuro”.

I passeggeri cominciano a diventare sospettosi soprattutto perché non si e’sentito veramente niente! Come avrebbe fatto il treno a prendere un blocco di cemento a quella velocità senza alcun rumore, senza nessuna brusca fermata? Parte il treno dopo oltre un’ora,ma un minuto prima della stazione di Battipaglia, ci dicono di scendere per poi trasbordare su un altro treno, eurostar dietro di noi … invece? Una specie di intercity 561 squallido, sporco, pieno già di passeggeri e dalla velocità pari ad un “vaporetto”, fermava in ogni paese sperduto, arrivo previsto per Reggio Calabria intorno alle ore 2. Ma non è finita qui’.

Non avendoci avvisati in tempo, nessuno si e’premunito dell’acquisto di una bottiglietta d’acqua o beni di prima necessità. Chiediamo al personale se fossero previste fermate anche solo per bere qualcosa, non essendoci sul treno neanche la parvenza di un bar o servizi simili. Chiediamo anche se avessimo potuto ricevere il rimborso.

Risposte negative per entrambe le domande, non per colpa del capotreno  molto disponibile. Perché il racconto di questa lunga interminabile giornata insieme a “treniTaglia”?… Invece di pensare a tagliare i treni a lunga percorrenza non solo di giorno ma anche quei pochi rimasti di notte, Trenitalia avrebbe il doveroso compito di assicurare ai passeggeri, soprattutto Calabresi vittime del continuo isolamento, che tentano di usufruire di quei pochi treni rimasti (ed a caro prezzo!!!) sicurezza sul “veicolo” e sui binari e trattamento umano!!!

Giulia Meliti

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Author: Cristina

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