Contributi universitari? La “Frittata” è fatta

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Se cercavate, illusoriamente, un esempio di merito e trasparenza, vi basterà leggere la nuova Spending Review del Governo per essere immediatamente svegliati dal sogno utopico di un mondo migliore. L’ennesima vergogna è stata compiuta, in pieno conflitto d’interessi; un ministro Rettore (le maiuscole e minuscole non sono usate a caso) ha fatto proprio un bel favore a tutti i sui colleghi, liberandoli da pericolosi ricorsi al TAR.

Il ministro Profumo, da buon Rettore,  ha infatti ben pensato , addirittura, di salvaguardare gli atenei fuori legge per il superamento del limite della contribuzione studentesca ovvero quelli che sforano il tetto massimo di tassazione universitaria a carico degli studenti. Le università che superano il 20% previsto dalla legge – fra “contribuzione studentesca” e fondo di finanziamento ordinario – sono tantissime – il 59% – e in alcuni casi, come è avvenuto a Pavia, il giudice ha condannato l’ateneo a restituire il “maltolto” agli studenti. Ma dal prossimo anno le cose cambieranno.

In futuro, il conteggio della “contribuzione studentesca” sarà effettuato prendendo in considerazione soltanto quello che verseranno gli studenti italiani e comunitari iscritti entro la durata normale dei diversi corsi di studio. Non verranno conteggiate le tasse versate dai fuori corsoche oltre ad ammontare al 40% del totale degli iscritti sono quelli che “sborsano” di più.

Ma non è finita qui, infatti il denominatore del rapporto “tasse versate dagli studenti/Fondo di finanziamento ordinario”, cambierà con il più favorevole “trasferimento statale”, che include altre somme. Per gli studenti si tratta di “una truffa” perché, limitando il conteggio delle tasse versate dai soli studenti in corso e dilatando il finanziamento complessivo sarà difficile che le università continuino a sforare il 20%. E così tutto “ritorna a posto”.

Qualora le università dovessero continuare a sforare, saranno tenute a trasformare gli introiti “non dovuti” in borse di studio. La nuova norma, secondo gli studenti, “apre ad una pericolosissima liberalizzazione delle tasse e dei contributi universitari, come già in passato richiesto e sostenuto dalla Crui e da alcuni partiti italiani”.

Tutto questo provvedimento, in barba ai principi della trasparenza, dà  certamente un grande colpo a tutto il mondo studentesco favorendo, senza giri di parole, l’innalzamento delle tasse universitarie in proporzione ai tagli ministeriali sui fondi di funzionamento  e aggravando i costi  per studenti e famiglie.

Questo, non solo tutela casta e privilegi attingendo dalle tasche di studenti e famiglie, ma addirittura nega il principio di uguaglianza in senno al diritto allo studio. Col tempo, infatti, riporterà l’università ad essere un istituto frequentato solo da chi può economicamente permetterselo non premiando il merito ed agendo in maniera classista e sconsiderata.

Insomma un provvedimento in pieno stile Governo Monti..o per meglio dire.. “governo sanguisuga” .

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Author: Cristina

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