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È stato ufficialmente aperto il cantiere per la realizzazione della Casa della Comunità Spoke di Sant’Alessio in Aspromonte, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Alla cerimonia di consegna dei lavori erano presenti il sindaco Francesco Marra e i tecnici coinvolti nel progetto: l’architetta Luisa Fontana (direttore dei lavori), l’architetto Sergio Cimbalo (direttore tecnico LFA), il geom. Domenico Graziadei (direttore tecnico di cantiere), l’ing. Fabio Iaccino (RUP) e l’arch. Giovanni Trapani.
L’intervento, del valore complessivo di 3,4 milioni di euro, prevede la trasformazione dell’ex scuola elementare del paese risalente al 2020 in un presidio sanitario di prossimità. I lavori, affidati all’impresa aggiudicataria, dovranno concludersi entro 420 giorni, con consegna fissata per il 26 agosto 2026.
Il progetto
Si articola in un’unica classe (107 m2), un ampliamento (629 m2) e la risistemazione delle aree esterne. L’ampliamento, che ingloba l’edificio esistente, consiste in due ali – denominate corpo A (ala lunga, livello 1) e B (ala corta, livelli 0 e 1) – che ruotano attorno allo stesso perno rappresentato dalla scala principale. Il progetto prevede funzioni afferenti alle macroaree Specialistica (ambulatori, sala prelievi), Cure primarie (MMG, PLS, IFoC), Assistenza di prossimità (PUA, medico di guardia H12, ADI, sala polivalente), Servizi generali e logistici (accoglienza utenti, URP, CUP, distribuzione farmaci, spazi per il personale), con locali dedicati a: PUA; ambulatori e sale di trattamento (visite di base, infermieristiche, specialistiche, prelievi); locali operativi per ADI e UCA; studi medici, ufficio per l’assistente sociale. La composizione dei volumi secondo forme arrotondate, le facciate con finestre circolari e il ballatoio esterno – scandito dalle strutture verticali che sorreggono i moduli fotovoltaici e che riportano, in negativo, la scritta Casa di Comunità di Sant’Alessio – sono gli elementi identitari della nuova CdC.
La Casa di Comunità Spoke di Sant’Alessio sarà una struttura sanitaria di prossimità a servizio e per la cura delle persone, articolazione territoriale delle Case della Comunità hub, che presenta una dotazione di servizi più ridotta. Nella struttura la presenza medica deve essere garantita h 24, 7 giorni su 7, mentre la presenza infermieristica sarà obbligatoria solo per 12 h, 7 giorni su 7.
Secondo quanto riportato nel DM 77/2022, la Casa della Comunità (CdC) è “il luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, socio-sanitaria a valenza sanitaria e il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento.”
La Casa della Comunità è, quindi, una struttura facilmente riconoscibile e raggiungibile dalla popolazione, nella quale i cittadini troveranno non solo l’erogazione di interventi sanitari, ma anche accoglienza, informazioni, orientamento riguardo ai servizi di natura sociale o sociosanitaria. Rappresenta il luogo in cui il Servizio Sanitario Nazionale si coordina e si integra con il sistema dei servizi sociali degli enti locali del territorio di riferimento.
Un modello di sanità vicino alle persone fondato sul “to cure” (curare) e sul “to care” (prendersi cura).
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