Parco Aspromonte e CAI uniti per la promozione del turismo durevole nelle aree protette

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Il Parco dell’Aspromonte e il Club Alpino Italiano, a seguito di un appassionato rapporto biunivoco, hanno deciso di sottoscrivere un protocollo di reciproca collaborazione in ordine ad iniziative e programmi di comune interesse nei campi delle attività di manutenzione e dell’aggiornamento della rete sentieristica, anche attraverso attività di studio e rilevamento dei dati relativi ai sentieri e percorsi in base ai parametri del Catasto Nazionale del Sentieri del CAI e dell’istituito Catasto dei sentieri del Parco.

Il Parco s’impegnerà a fornire al CAI tutto il supporto anche finanziario necessario allo svolgimento delle attività di cui sopra attraverso specifici accordi nel rispetto dei principi del protocollo di collaborazione.

Il CAI s’impegna, compatibilmente con le proprie esigenze redazionali, a dare la massima diffusione, tramite la stampa sociale, alle attività del Parco dell’Aspromonte ed alle iniziative comuni svolte nell’ambito della presente Convenzione.

“Con questo accordo –afferma il prof. Antonino Falcomatà, Componente del Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte – si potrà instaurare un rapporto di collaborazione duraturo nel tempo che porterà a sicuri vantaggi reciproci evitando, come già avvenuto, l’insorgenza di collaborazioni occasionali; Infatti, al fine di promuovere il turismo durevole in Aspromonte, l’area protetta reggina e il Cai potranno contare uno sull’altro, ognuno con le proprie competenze.

D’altra parte – continua Falcomatà – è da oltre 80 anni che la sezione reggina del CAI svolge opere meritorie a favore della montagna e più segnatamente di quella aspromontana, avendo promosso attività turistiche, culturali, economiche e gli sport invernali, favorendo la nascita e lo sviluppo della località turistica di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte, avviando da oltre vent’anni, una volontaria e meritoria opera di individuazione, pulitura e segnatura dei sentieri insieme alle Associazioni Escursionistiche ( “G.E.A.” – Gruppo Escursionisti d’Aspromonte e “Gente in Aspromonte”).

L’esecuzione delle opere eseguite nei Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino, affidata dal Presidente regionale calabrese alle sezioni di Castrovillari, Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria ha portato – informa Falcomatà – alla realizzazione del catasto dei sentieri mediante G.I.S. e la relativa gestione e il recupero e la valorizzazione di sentieri e rifugi. Da allora esiste il Catasto sentieri dei Parchi dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino che si pone come uno strumento fondamentale per la pianificazione del territorio montano.

E’ evidente che la sottoscrizione di questo accordo di collaborazione è diventato un fatto spontaneo e si inquadra in una più ampia collaborazione sottoscritta anche da altri numerosi Parchi Nazionali d’Italia e da Federparchi. Èrecente l’accordo sottoscritto a Romadal Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo DarioFranceschini e il Presidente generale del CAI Umberto Martini“Protocollo d’Intesa per la valorizzazione della rete sentieristica edei rifugi montani per un turismo sostenibile e responsabile”. Ricordiamo- conclude Falcomatà – che i sentieri sono lo strumento più importante perconoscere e percorrere il territorio. Si auspica, quindi, che possa scaturire un percorso di più lungo respiro, che assicuri sempre la fruizione dei sentieri del parco e che riconosca al CAI e all’EnteParco il giusto ruolo per lo sviluppo e la tutela della montagna aspromontana.

Auspico che il Parco dell’Aspromonte stipulisimili accordi anche con le altre associazioni storichedell’escursionismo reggino, che, ben primadell’Istituzione dell’Ente, hanno riscoperto, rivalutato e promossoi sentieri per escursionisti, indicando, così, la via da seguire per larinascita dell’estrema montagna meridionale e maturando, sul campo,una preziosa e insostituibile esperienza”.

L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, su precisa indicazione del Presidente Giuseppe Bombino, prosegue la sua attività di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali al fine di salvaguardare l’immenso patrimonio naturalistico della montagna reggina migliorando anche quei segmenti utili alla promozione del territorio in chiave turistica sostenibile. In tal senso, solo qualche mese fa sono terminati i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza di oltre 130 chilometri di rete sentieristica, “infrastruttura per eccellenza di un Parco”, che grazie all’impegno e all’abnegazione della struttura dell’Ente Parco e delle Cooperative Montane oggi consentono agli appassionati e agli amanti della montagna di fruire di percorsi rinnovati con una nuova segnaletica completamente riallocata seguendo il disciplinare per approvato dall’Ente.

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