Elezioni, Girasole: “Uniti per portare Isola in Parlamento”

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Una candidatura autentica, non imposta da un partito ma nata da idee, proposte, azioni concrete scaturite da cinque anni trascorsi come amministratore del proprio paese. Ha parlato innanzi tutto da sindaco Carolina Girasole, rivolgendosi ai cittadini di Isola in un partecipatissimo incontro pubblico.

«Non sono stata scelta secondo logiche di partito sono stata chiamata perché sono sindaco di Isola Capo Rizzuto, e come tale ho parlato al presidente Monti, offrendogli proposte nate dalla mia esperienza di primo cittadino; illustrandogli le difficoltà degli enti locali, soprattutto di quelli meridionali; spiegandogli che senza il mio paese, senza Isola, l’Italia in Europa non può arrivarci, e che per questo è indispensabile che il Governo ponga tra le sue priorità lo sviluppo dei comuni come il nostro.

Per la prima volta Isola Capo Rizzuto ha la possibilità di portare un proprio rappresentante in Parlamento. Per la prima volta nella storia possiamo portare a Roma uno di noi, una persona che siamo sicuri ci rappresenterà meglio dei tanti candidati che sono passati da qui, hanno preso i nostri voti, e poi sono spariti.

Sono orgogliosa di essere sindaco di Isola, perché essere sindaco del proprio paese é una delle cose più belle che possano capitare nella vita. Per questo con Mario Monti sono stata molto chiara. Senza il sud non si va in Europa, e dunque dobbiamo portare i comuni del sud alla pari di quelli del nord. Al presidente del consiglio non ho chiesto di fare qualcosa per me, ho chiesto di fare qualcosa per Isola. Pensiamoci: Isola è un prodotto turistico di eccellenza, è un luogo bellissimo, ma cosa offre ai turisti?

Mancano le fogne, mancano le strade, mancano i depuratori, non c’è il piano regolatore. E in questo momento, per via di scelte sbagliate compiute nel passato, non ha i mezzi per colmare queste lacune. E allora c’è bisogno di deroghe al patto si stabilità, c’è bisogno di fare ripartire le attività nei Comuni, di usare tutti i fondi messi a disposizione dall’Europa. Non ho chiesto soldi, ho chiesto attenzione allo sviluppo. E chi meglio di un sindaco può porre queste questioni, farsi portavoce delle necessità degli enti locali, sollecitare interventi mirati per risolvere problemi che ha affrontato in prima persona.

Oggi abbiamo l’occasione per portare a livello nazionale le istanze del nostro territorio. È per questo che vi chiedo di essere uniti, perché troppe volte ci siamo divisi e ne abbiamo pagato le conseguenze. Nei momenti difficili, raramente ho avuto accanto i “nostri” onorevoli; non c’erano loro quando andavamo a chiedere le royalties che ci servivano per fare le fogne. E allora, da sindaco orgoglioso di rappresentare il proprio paese, non vi chiedo un voto per me, vi chiedo un voto per Isola, un voto che permetta al paese di camminare con le proprie gambe».

L’intervento di Carolina Girasole è stato preceduto da una introduzione di Marcello Bombardiere, che ha sottolineato come «Girasole sia lì, ad un passo dal rappresentare Isola in Parlamento, perché qualcuno ha visto e apprezzato quello che ha fatto da sindaco. Non l’ha presentata nessuno, si è presentata con le sue azioni». Valutando uno per uno gli altri possibili eletti, Bombardiere ha quindi fatto notare come la maggior parte di essi siano assolutamente distanti dal territorio crotonese, e anche i crotonesi di nascita in realtà vivano da tempo a Roma. «Ecco perché è fondamentale – ha concluso – mettere da parte divisioni e gelosie, e cogliere l’occasione storica di portare in Parlamento un cittadino di Isola».

Alfredo Madia, nel compiere un’analisi socio-economica degli ultimi quindici anni di Governo, ha sottolineato come «le responsabilità che oggi tutti vogliono addossare a Mario Monti in realtà ricadono sulle spalle dei governi precedenti. Monti è stato chiamato perché l’Italia era a un passo dal collasso, c’era bisogno di prendere decisioni drastiche e impopolari, e nessuno di quelli che sedevano in Parlamento ha avuto il coraggio di affrontare la situazione e metterci la faccia. Monti ha fatto comodo a tutti finché si è preso questa responsabilità, ma è il Parlamento che gli ha concesso la fiducia ben 58 volte.

Perché non l’hanno fatto cadere se le sue proposte non stavano bene a nessuno? Perché hanno avuto paura di non saper gestire la situazione. Per amministrare un Paese ci vuole coraggio, rigore e serietà – ha concluso Madia – quelli che Carolina Girasole ha mostrato nel governare il proprio paese. Ecco perché la sua elezione è un’occasione da non perdere, perché sarebbe una vittoria per tutto il territorio».

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Author: Cristina

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